Referendum: “Svizzera senza immigrati? Fuori dal Mondiale”

ROMA. – Se già fosse in vigore quanto verrà stabilito in Svizzera dopo il risultato del referendum anti-immigrati, con ogni probabilità la nazionale di calcio rossocrociata non si sarebbe qualificata per il Mondiale brasiliano, di cui è invece testa di serie nel gruppo E, in cui se la vedrà con Francia, Ecuador e Honduras. E’ quanto sottolineano il giornale tedesco ‘Die Welt’ e la stampa brasiliana, in particolare ‘O Globo’ e il sito ‘Globoesporte’. ‘Die Welt’ pubblica una foto della squadra schierata in posa prima dell’ultima partita disputata, ma fa ‘sparire’ le sagome dei calciatori svizzeri figli di immigrati o nati altrove, come quelli fuggiti dal Kosovo e poi accolti dalla Confederazione. Ne viene fuori che rimarrebbero in campo soltanto quattro calciatori: Michael Lang, Fabian Schaer, Reto Ziegler e Steve Von Bergen. ‘Globo’ sottolinea invece che fra i 30 calciatori convocati dal ct Hitzfeld nel corso dell’anno solare 2013, 17 hanno origini straniere: ci sono kosovari, macedoni, turchi, bosniaci, ivoriani, capoverdiani, curdi e colombiani, ovvero i vari Xhaka, Shaqiri, Kasami, Behrami, Rodriguez, Emeghara, Gelson Fernandes, Derdiyok, Mehmedi, Seferovic, Drmic, Dzemaili e Djourou. Intervistato da ‘Globoesporte’, un altro di questi ‘stranieri’, il napoletano Gokhan Inler, figlio di turchi, spiega che “mio padre venne in Svizzera per lavorare, e dopo che ne trovò uno si trasferì anche mia madre. Io sono nato in Svizzera, e ho avuto un’infanzia molto felice. Quasi tutta la mia giovinezza l’ho passata giocando a pallone, fino al punto di fare una scelta e trascurare gli studi”. Ma come si sta in un gruppo eterogeneo come quello della nazionale elvetica? “Non diamo peso alle origini di ciascuno di noi – risponde Inler – o alla provenienza. Siamo una squadra unita, e un gruppo che vuole raggiungere certi obiettivi”.

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