America ancora nella morsa di ghiaccio e neve, caos e morti

NEW YORK. – La pesante tempesta di neve, ghiaccio e vento che ha messo in ginocchio il sud-est degli Stati Uniti si è ora spostata verso Nord: ha investito anche la capitale federale del Paese, Washington, che oggi è di fatto rimasta chiusa per neve, e ha messo in crisi anche altre grandi città come New York, Filadelfia, Baltimora, Boston. In tutto, ha colpito in in una ventina di stati, ovvero ha interessato oltre 100 milioni di americani. Molti anche in maniera davvero drammatica. Secondo un ultimo bilancio, la tempesta – che da molti media è stata definita senza esitazione “catastrofica”, “mostruosa” o “feroce” – ha finora provocato la morte di almeno 17 persone, di cui sette in Texas, tre in Virginia, due in Mississippi, due in Georgia, due in Carolina del Sud e una in Carolina del Nord. Secondo alcune stime, circa 800 mila persone sono rimaste senza elettricità, e quindi al freddo, in ben 14 stati, ma soprattutto in Georgia, nella Carolina del Sud e in quella del Nord, e nel District of Columbia, dove in alcune zone sono caduti fino a 30 cm di manto. Frattanto, tutti gli uffici federali di Washington sono oggi rimasti serrati, mentre alla Casa Bianca è stato anche cancellato il briefing quotidiano con i giornalisti. I due aeroporti della città sono chiusi, così come le scuole, e i mezzi pubblici sono rimasti nei garage, mentre ai taxi è stato consentito di aggiungere 15 dollari a quanto segnato dal tassametro, per indurre i tassisti ad andare al lavoro. A New York ha iniziato a nevicare in maniera più pesante alle prime ore del mattino, proprio nell’ora di punta, in alcune zone al ritmo di circa quattro centimetri l’ora. Ma al contrario di molte altre città lungo la strada percorsa dalla tempesta, le scuole pubbliche della Grande Mela oggi non sono state chiuse, attirando una serie di critiche al sindaco. In una conferenza stampa, Bill De Blasio si è però difeso notando che dal 1978 ad oggi le scuole di New York sono rimaste chiuse a causa della neve solo 11 volte. Il governatore Andrew Cuomo ha frattanto dal canto suo dichiarato lo stato di emergenza in varie parti dello Stato, tra cui la stessa New York e Long Island. Nonostante ci siano stati diversi giorni di preavviso, la tempesta sembra aver colpito molte persone di sorpresa. In Carolina del Nord, la rete stradale è andata in tilt perché diverse autostrade si sono trasformate nel corso della notte in enormi aree di parcheggio, dove molti automobilisti sono rimasti bloccati e hanno poi abbandonato la loro auto. Le autorità statali hanno dovuto inviare dei mezzi per rimuoverle, o accostarle sul bordo della strada, per consentire il passaggio dei mezzi spargisale. Ma anche viaggiare in aereo è diventato un inferno. Su scala nazionale solo nelle prime ore di oggi sono stati cancellati oltre 5.000 voli, che si aggiungono ai 4000 circa già cancellati ieri. E in treno non va meglio. La grande compagnia ferroviaria Amtrack ha sospeso alcuni collegamenti nel nord-est, per il secondo giorno consecutivo.