Da Ucraina a sogno americano, co-fondatore WathsApp paperone

NEW YORK. – Immigrato dall’Ucraina negli Stati Uniti, il co-fondatore di WhatsApp Jan Koum è vissuto per anni con i ‘food stamp’, il programma di assistenza americano, prima di diventare miliardario. L’altro co-fondatore Brian Acton aveva fatto un colloquio per un posto di lavoro con Facebook ed era stato respinto, comunicandolo alla rete proprio sulla sua pagina nel social network. Ora Koum e Acton sono miliardari, e Koum siede anche nel consiglio di amministrazione di Facebook. I due si sono incontrati quando ambedue lavoravano a Yahoo!, che hanno lasciato insieme nel 2007 per lanciarsi nell’avventura WhatsApp. A spingere Koum a lasciare la delusione per l’ossessione delle società internet con la pubblicità. ”Nessuno si sveglia la mattina contento di poter vedere la pubblicità e nessuno va a dormire pensando a quale pubblicità vedrà il giorno dopo” aveva scritto Koum nel suo blog nel 2012. E un foglietto di carta scritto a mano sulla sua scrivania a WhatsApp recita in modo analogo: ”No pubblicità! No giochi! No trucchi!’. La filosofia di WhatsApp è proprio questa: la piattaforma di messaggistica non ha pubblicità e l’amministratore delegato di Facebook, Mark Zuckerberg, ha assicurato che resterà così. E nonostante questo ogni utente WhatsApp vale 42 dollari, una cifra inferiore ai 140 dollari per ‘amico’ di Facebook e ai 160 dollari per utente di Twitter. La differenza è che questi ultimi sono valutati per la loro esposizione alla pubblicità. Il primo incontro fra Zuckerberg e Koum risale al 2012, quando l’amministratore delegato di Facebook gli aveva scritto una e-mail. Un mese dopo i due si sono incontrati in un caffè a Los Altos, nella Silicon Valley. Da quel momento i due hanno iniziato a sentirsi di frequente, fino a quando lo scorso 9 febbraio Zuckerberg avrebbe proposto l’accordo, chiuso pochi giorni dopo a casa Zuckerberg. 

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