Google: stranezze e maleducati al bando. Galateo per Glass

ROMA. – Al bando stranezze, atteggiamento saccente e soprattutto maleducazione: quelle che sono indicazioni che dovrebbero essere dettate dal buonsenso nella vita di tutti i giorni diventano i consigli di Google per usare al meglio i Glass, gli occhiali-pc ‘tuttofare’ che al momento stanno sperimentando sviluppatori e ‘vip’, i cosiddetti ‘Explorer’. Un sorta di Galateo per tranquillizzare chi già guarda con sospetto al gadget di nuova generazione temendo intrusioni indebite nella privacy di ignari cittadini. Negli Stati Uniti, dove la comunità di Explorer è ben nutrita, una parte di chi sta sperimentando i Glass in effetti si è già guadagnata un epiteto decisamente non lusinghiero: ‘Glasshole’, in pratica utilizzatori non proprio educati, per usare un eufemismo. Come chi filma o scatta foto ad amici e sconosciuti a loro insaputa, chi sembra stia fissando ‘il vuoto’ da ore (e invece sta leggendo contenuti sui Glass), chi si mostra insofferente alle domande di curiosi che riconoscono i Glass e ‘attaccano bottone’ per sapere come funzionano. Conversazioni che finiscono con l’immancabile: ‘me li fai provare?’. Del resto indossare i Glass e aspettarsi di passare inosservati è altamente improbabile. E così Google ha pubblicato un vero e proprio decalogo di cosa fare o non fare con gli occhiali a realtà aumentata. Il primo consiglio è quello di usare i Glass per ‘esplorare’ il mondo circostante – fare telefonate via ‘hangout’ o avere indicazioni stradali – e non per isolarsi o distrarsi. Altro consiglio quello di chiedere il permesso per l’utilizzo, in particolare per scattare foto o registrare video. Funzioni che al momento destano più preoccupazioni sul fronte privacy, tanto che ad alcuni sviluppatori negli Usa è stato vietato l’ingresso in cinema, pub e casinò. “Starsene in disparte in un angolo a fissare e filmare sconosciuti non vi farà guadagnare nuovi amici”, ricorda il colosso di Mountain View. Decisamente sconsigliato ‘perdersi’ nella realtà virtuale offerta dai Glass. Gli occhiali sono pensati per accedere a informazioni veloci, sintetiche, non certo “per leggere Guerra e Pace”, spiega Google, quasi alludendo alle preoccupazioni sollevate di recente da uno sviluppatore circa l’abuso di Glass che provocherebbe emicranie. Infine il consiglio ‘chiave’, già oggetto di una parodia video che circola sul web: vietato essere ”strani o maleducati”, vietato fare gli ‘Glasshole’ in una parola, perché in questo modo non si alimenta entusiasmo o curiosità nei confronti del dispositivo ma piuttosto ne si rovina l’esperienza. (Stefania Passarella/ANSA)

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