Mostre: al MoMa le ‘Metamorfosi’ di Paul Gauguin

NEW YORK. – Non solo pittore, ma anche intagliatore, incisore, ceramista e litografo. Sono le altre facce di Paul Gauguin, quelle con cui il MoMa di New York aprirà la monografica ‘Metamorphoses’ (Metamorfosi, ndr) il prossimo 8 marzo. Si tratta di una mostra che presenta un Gauguin inedito, che per la prima volta si focalizza sui suoi rari disegni da trasferimento e stampe, opere che sono una sorta di porta d’accesso ai suoi dipinti e sculture più famosi: circa 160 lavori, alcuni dei quali provenienti da collezioni private, che non sono mai stati mostrati. Tutti sono un pezzo di quel puzzle che mostra il viaggio costante dell’artista verso la genialità che lui prima di tutti pensava di possedere. Alcuni dei lavori esposti sono una ripetizione che non è mai uguale, perché il soggetto viene costantemente trasformato, di qui ‘Metamorphoses’, in un’altra opera. “L’idea che ha portato all’allestimento di questa mostra – ha spiegato durante l’anteprima stampa la curatrice Starr Figura – è stata quella di offrire un’angolazione diversa di un artista che tutti credono di conoscere. Abbiamo pensato qual è una storia che non è stata raccontata ancora al MoMa? Le stampe di Gauguin appunto”. La mostra è una finestra che si apre sul genio creativo dell’artista e ne evidenzia il suo alto livello di sperimentazione. Per meglio dare l’idea di quanto le sue sperimentazioni fossero legate tra di loro, ‘Metamorphoses’ è stata divisa in gruppi. ‘Zincographs: The Volpini Suite’, che prende il nome dal Caffè Volpini di Parigi. Era l’anno 1889 e Gauguin realizzava le sue prime stampe su lastre di zinco invece che sulle tradizionali lastre di calcare usate per la litografia. Le opere sono stampate su carta gialla, quella che tradizionalmente viene associata ai poster pubblicitari. ‘Woodcuts: The Noa Noa Suite and The Vollard Suite’ mostra le sue prima opere intagliate nel legno. Per lo più si tratta di soggetti che richiamano atmosfere tahitiane. ‘Watercolor Monotypes’ si affaccia sul Gauguin che realizza stampe ad olio o acquerello che poi vengono trasferite su carta strofinandole. Infine, il gruppo ‘Oil Transfer Drawings’ è uno spaccato sulla tecnica di trasferimento dei disegni a olio, da lui inventata. Si tratta di un ibrido tra un disegno e una stampa, ogni trasferimento di disegno è una sorta di opera a due facce, con il disegno a matita da un lato e il disegno trasferito sull’altro. “Prima si cosparge l’inchiostro della stampante su un foglio di carta – spiegava lo stesso Gauguin – poi si mette su un secondo foglio e si disegna una cosa a piacere. La pressione della matita fa sì che l’inchiostro del foglio di sotto aderisca alla parte inferiore del foglio di sopra. Quando si solleva il foglio superiore il disegno viene trasferito, in senso inverso, sulla parte posteriore. Il risultato dell’immagine trasferita è l’opera d’arte finale”.  (Gina Di Meo/ANSA)

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