Tiro a segno: Campriani, carabina tutta italiana per gli Europei

ROMA. – Di nuovo a caccia di medaglie. Il mondo del tiro a segno si ritrova a Mosca, dove oggi sono cominciati i campionati europei, e Niccolò Campriani torna a vestire, da lunedì quando cominceranno le sue gare, i panni del candidato numero uno al podio. Vista la voglia di rinnovamento che arriva dalla politica, nome dell’ingegnere fiorentino campione olimpico a Londra è stato fatto da alcuni ‘media’ come quello del possibile sottosegretario con delega allo Sport del nuovo governo, ma lui preferisce vedersi con la divisa della nazionale di tiro addosso, ”perchè contatti diretti con Matteo Renzi io non ne ho avuti, e lo sport mi ha insegnato a concentrami e discutere su ipotesi concrete. Se il premier mi chiamasse, gli risponderei e parleremmo, ma a 26 anni ho ancora tanta strada da fare. Ora vado a Mosca come azzurro del tiro a segno, e non di quello al piattello come ha scritto qualcuno”. In Russia tornerà ad essere anche il ‘sindacalista’ del mondo del tiro, visto quella di Campriani è una voce molto ascoltata nel suo ambiente, al punto che la federazione internazionale ha voluto ascoltarlo in merito all’introduzione delle nuove regole. ”Anch’io penso che ci debba essere una maggiore spettacolarizzazione del nostro sport – dice Campriani – ma ho smesso di prendermela per certe novità. Devo concentrarmi sulle gare e fare bene, e quanto a Renzi, non lo vedo da quando mi consegnò le chiavi della città e visto che manca poco all’annuncio della lista dei sottosegretari, la cosa non mi riguarderà. In ogni caso mi ha fatto piacere l’idea che quando è uscito il mio nome, molte persone lo abbiano ritenuto credibile. Ma lo sport mi ha insegnato a rimanere con i piedi per terra e a non ragionare su scenari ipotetici”. In futuro cercherà di far capire, qualsiasi sia il suo ruolo, che ”la priorità è far riavvicinare i mondi dello sport e della scuola”. Quanto sia utile un legame così stretto lo dimostrano proprio Campriani e la fidanzata Petra Zublasing, altra punta di diamante della squadra azzurra, vincitori di borse di studio negli Usa grazie alla bravura nel tiro. ”Ho studiato e mi sono laureato negli Stati Uniti, dove lo sport mi ha insegnato tanto perchè praticarlo a livello universitario viene considerato un valore aggiunto – spiega Campriani -. Lì ho ricevuto grandi lezioni di vita, lo studio e lo sport fatti di pari passo insegnano a gestire al meglio il proprio tempo e queste cose negli Usa servono anche a livello di curriculum. In Italia siamo ancora al liceo sportivo, che può essere solo un primo passo. Vorrei che alla prossima Olimpiade per l’Italia ci fossero non solo le medaglie ma anche tanti atleti laureati in più”. Agli Europei di Mosca Campriani è il protagonista più atteso. ”Non vedo l’ora di competere – rivela – anche per il fatto che sparerò con una carabina specifica per il tiro a segno tutta di fabbricazione italiana, per lo sviluppo delle quale ho dato i miei consigli di specializzato in ingegneria sportiva. Mi sento come un ingegnere di un team di F1 che ha messo a punto una vettura”.

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