Nel 1993 l’Fbi aveva una talpa da bin Laden

NEW YORK. – Otto anni prima degli attacchi dell’11 settembre, nel 1993, l’Fbi riuscì a mettere una sua talpa in contatto con Osama bin Laden, e a scoprire così che già allora il leader di al Qaida aveva in mente attacchi terroristici contro gli Stati Uniti ed era pronto a finanziarli: all’epoca, aveva nel mirino una loggia massonica di Los Angeles. La rivelazione è contenuta nelle carte processuali di una causa per discriminazione intentata contro l’Fbi da un agente di nome Bassem Youssef, e portata alla luce dal Washington Times, secondo cui il Bureau non ha peraltro mai informato della talpa né la commissione di inchiesta sugli attentati dell’11 settembre, né il Congresso. Secondo quanto scrive a sua volta Nbc News, la talpa era un sudanese reclutato a Los Angeles, inizialmente perché era stato autista al servizio di Omar Abdel Rahman, un terrorista egiziano meglio noto come lo sceicco cieco, che era sotto osservazione dell’Fbi dal 1990 e che qualche tempo dopo pianificò il primo attacco alle torri gemelle di New York, poi realizzato il 26 febbraio 1993. Per quell’attentato, che causò la morte di sei persone e il ferimento di oltre mille, Rahman sta scontando ora l’ergastolo in un carcere negli Usa. La talpa venne reclutata in quel periodo proprio dall’agente Youssef, e rivelò che aveva compiuto diversi viaggi per incontrare vari collaboratori e complici dello sceicco cieco, tra cui un certo bin Laden. “Se ha bisogno di soldi, vai direttamente da Osama e digli che ti mando io”, gli disse lo sceicco. E lui ci andò, in Sudan, e scoprì così che il capo di al Qaida aveva “scelto” una loggia massonica di Los Angeles per una “esplosione”. A quel punto, continua la Nbc, la talpa, il cui nome non è stato rivelato, attirò con le sue informazioni l’attenzione della Cia, che a sua volta la reclutòe la spedì in Bosnia, per infiltrarsi tra i jihadisti in guerra contro in serbi. Qui però l’infiltrato venne scoperto, e ucciso. Secondo quanto ha affermato in tribunale un ex alto funzionario dell’Fbi di Los Angeles, Edward Curran, fu proprio Youssef a gestire la talpa, che infine era “vicino, a stretto contatto” con la leadership di al Qaida. Si tratta di circostanze descritte nel 2010, all’epoca della deposizione in tribunale, ma mai venute alla luce sulla stampa, e apparentemente neanche tra le autorità impegnate nelle indagini sull’11 settembre del 2001. Secondo le fonti della Nbc, non è ben chiaro quanto la vicenda avrebbe potuto interessare gli inquirenti, considerato che nel 1993 in fondo “bin laden non era ancora bin Laden” e nel 2001 la talpa era già stata uccisa da sei anni. Frattanto, Bassem Youssef continua a lavorare per l’Fbi, e a portare avanti la sua causa per discriminazione, sostenendo che il Bureau gli impedisce di fare carriera a causa delle sue origini arabe.

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