Scartata per la reporter italiana Commissari l’accusa di “terrorismo internazionale”

CARACAS  – Francesca sta bene. Attualmente si trova in stato di fermo all’interno dell’area militare di Fuerte Tiuna, dove è stata trasferita nel corso della tarda serata di ieri.​Poco fa, è stata raggiunta dalla Console reggente Jessica Cupellini che ha avuto modo di incontrarla e verificarne personalmente le condizioni.​La giovane fotoreporter italiana, classe 1979, ha affermato di aver trascorso la notte in uno dei saloni del commissariato e di aver ricevuto cibo e bevande a sufficienza. Èapparsa serena ed al tempo stesso ansiosa di capire cosa succederà adesso.​Il caso dovrebbe essere trasferito, già nel tardo pomeriggio di oggi, alla procura competente affinché il Pubblico Ministero possa formalizzare oppure no le accuse a suo carico. Scartata con ogni probabilità quella di “terrorismo internazionale”, Francesca rischia di vedersi imputare capi quali istigazione alla violenza, resistenza a pubblico ufficiale ed associazione a delinquere.​La ragazza è giunta in Venezuela a gennaio ed è entrata nel Paese con un normale visto turistico. Da un punto di vista legale, dunque, è ancora pienamente legittimata ad intrattenersi sul territorio anche se, qualora fosse provato che stesse in realtà svolgendo attività giornalistica, potrebbero sorgere delle ulteriori difficoltà.​In attesa di seguire gli sviluppi della vicenda, la dottoressa Cupellini, raggiunta dalla Console onoraria a Los Teques, Renata Mascitti, e successivamente da una delegazione dell’Ambasciata d’Italia, ha dichiarato che, sin dal momento della divulgazione della notizia, si sta lavorando senza soste affinché la fotoreporter possa tornare a casa.

Romeo Lucci

 

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