Donne: Da tv a politica, professioniste a confronto

ROMA. – ”La promozione della parità e la valorizzazione della diversità, non solo di genere, sono garanzia di democrazia e libertà”. Ne è convita Annamaria Tarantola, presidente della Rai, che ha aperto la due giorni di convegno ”Donna è…”, organizzato dalla Rai alla vigilia della Festa delle donne, nell’ambito delle celebrazioni per i 90 anni della Radio e i 60 della Tv. Un’occasione per fare il punto sulla situazione femminile, anche nei giorni del confronto in aula sulla nuova legge elettorale e le sue quote rosa. ”Vi sono aree del mondo in cui si negano alle donne i diritti elementari – ricorda Tarantola – In Italia, nonostante i progressi, significativi sono i divari da superare: il tasso di occupazione femminile è nettamente inferiore a quello maschile, soprattutto nel Mezzogiorno, e lontano dall’obiettivo di Lisbona. Stereotipi e cultura, poi, restano difficili da vincere. Abbiamo oggi un Governo formato per metà da Ministri donne, ma i commenti del giorno dopo sulla squadra erano sui curricula per gli uomini, sulla mise per le donne”. Nella necessità di promuovere ”un piano di azione a livello nazionale”, centrale è il ruolo della scuola accanto alla politica, ma anche alla televisione e i mass media. ”La Rai – spiega – in quanto servizio pubblico ha la responsabilità di proporre modelli, messaggi, opinioni e visioni, ad esempio con la fiction”. Ma si deve lavorare anche sul piano aziendale, ”favorendo una maggiore presenza femminile nei programmi d’informazione e di intrattenimento”. Come racconta il monitoraggio interno, ”ampia è la rappresentanza di donne tra i professionisti interni, anzi è paritetico il numero dei giornalisti donne e uomini e stiamo aumentando quello delle conduttrici”. Miglioramenti sono invece necessari ”tra gli esperti e nei programmi di sport. Su questi temi – aggiunge – sono coinvolti tutti i direttori di rete e di testata perché avere più donne nei vari ruoli è necessario per assicurare una visione più completa dei fenomeni”. ”La battaglia per l’uguaglianza di genere – interviene il presidente del Senato Pietro Grasso – è ancora lunga e difficile. Ma non sarà mai un vero risultato senza il coinvolgimento degli uomini. Confido che con questa riforma elettorale si possa raggiungere la vera parità”. Molti i consensi raccolti dalla presidente Tarantola. ”Il perseguimento della parità sostanziale – dice la vice presidente della Camera, Marina Sereni – è un beneficio per tutti, non è un lusso, ma una necessità. Una sinergia importante si deve e si può realizzare in un rapporto costante tra la televisione e il Parlamento. Cambiare linguaggi e immagini, modificare le leggi, promuovere le donne nelle Camere, nel Governo, nelle aziende è un’impresa difficile, ma non impossibile”. ”In Italia ci sono ancora significativi divari da superare – aggiunge la Vice Presidente del Senato Valeria Fedeli – E’ necessario un profondo cambiamento culturale e condivido l’idea di un piano unico d’azione a livello nazionale che coinvolga politica, scuola, famiglia e media”. Diviso in cinque sessioni sul rapporto delle donne con altrettanti aspetti della vita pubblica, il convegno è anche un’occasione di confronto tra professioniste all’apice della carriera, dal presidente della Fondazione Bellisario, Lella Golfo, all’ambasciatore del Pakistan, Termina Janjua, o la parlamentare finlandese Mari Johanna Kiviniemi. In programma domani, le sezioni ”Donna è innovazione e scienza”, ”Donna è educazione e cultura”, ”Donna è media e comunicazione”. Atteso per le conclusioni anche il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. (Daniela Giammusso/ANSA)