Verrà in Venezuela una missione parlamentare

CARACAS – Mentre il presidente della Repubblica, Nicolás Maduro, nei suoi discorsi trasmessi a reti unificate, e il ministro degli Esteri, Elías Jaua, nelle assise internazionali, rispediscono ai mittenti ogni proposta di mediazione al conflitto che vive il Paese e sostengono che il Venezuela non ha alcun bisogno di interventi o ingerenze straniere in questioni di carattere interno; in Italia il deputato Fabio Porta e il Senatore Fausto Luongo, ambedue eletti nelle file del Partito Democratico nella circoscrizione America Meridionale, hanno proposto a tutti i parlamentari eletti nella loro stessa Circoscrizione Estero di “recarsi in missione nei prossimi giorni in Venezuela”. La missione avrebbe lo scopo di “incontrare la nostra grande collettività, come anche i rappresentanti di tutte le forze parlamentari e di governo”. Non manca poi, da parte di Porta e Luongo l’appello al governo affinchè segui “con sempre maggiore attenzione l’evoluzione della situazione in Venezuela, non soltanto con riferimento agli avvenimenti” che oggi sconvolgo il Paese “ma più in generale con l’intento di mantenere un costante e privilegiato rapporto bilaterale a tutti i livelli” con il Venezuela. All’invito di Porta e Luongo, che se non dovessero esserci contrattempi potrebbero essere in Venezuela giá il 20 marzo, ha risposto immediatamente il senatore Zin del Maie. Della delegazione dovrebbe far parte anche l’On. Borghese – si attende una sua conferma – anch’egli del Maie.

Il parlamentari del Pd sostengono, a ragione, che il Venezuela è un “Paese straordinario, ricco di storia e di risorse umane e materiali; uno dei maggiori Paesi di quel continente latino-americano”. Ritengono quindi che l’Italia dovrebbe manifestare verso di esso una “sempre maggiore attenzione. Riferendosi quindi alle proteste popolari, soffocate con violenza dalle forze dell’ordine, hanno fatto notare come “i fatti delle scorse settimane, con l’elevato numero di vittime (almeno diciotto), nel corso delle manifestazioni pubbliche promosse dal governo o dall’opposizione, hanno aumentato il già alto livello di preoccupazione e insicurezza”; preoccupazione e insicurezza, ammettono, più volte segnalate dai connazionali.

I parlamentari del Pd ricordano che già in altre occasioni hanno manifestato, alla Camera e al Senato con interventi e dichiarazioni, “preoccupazione per il perpetrarsi di tali episodi e per tutte le forme di violenza e di esasperazione del conflitto politico, invitando tutte le parti ad un pieno rispetto delle regole di convivenza civile e democratiche”.

Da qui l’invito ai colleghi della circoscrizione America Meridionale, “per dare seguito e concretezza” alle esortazioni alla moderazione, alla civile convivenza e al rispetto delle regole democratiche.

Si spera che la delegazione di parlamentari arrivi prossimamente nel Paese e si renda conto di quanto realmente stia accadendo per poi farsene eco presso i propri partiti, il Parlamento e il Governo.