Liberato Gustavo Paniz, ancora in carcere tre italo-venezuelani

CARACAS – Sono ancora tre gli italo-venezolani in stato di fermo, per aver presuntamente partecipato alle recenti manifestazioni di protesta a Piazza Altamira e nella provincia venezuelana. Liberato, invece, il giovane leader di “Un Nuevo Tiempo”,  Gustavo Adolfo Paniz, per il quale si erano interessati dall’Italia, chiedendo l’intervento delle nostre autoritá diplomatiche, l’On. Fabio Porta e il senatore Fausto Longo, parlamentari del Partito Democratico eletti nella circoscrizione America Meridionale

Attualmente sono agli arresti Donato Maglione, di origine salernitana; il professore Nico De Rienzo, oriundo di San Felice a Cancello in provincia di Caserta e Franco Alessandro Castro Celano. Quest’ultimo é stato arrestato a Valencia. Pare che Castro Celano sia stato trovato in possesso di una pistola nonostante, a causa delle manifestazioni di protesta, fossero stati revocati momentaneamente tutti i permessi e porto d’armi.

Per quel che riguarda, invece, Armando Maglione, la famiglia avrebbe pagato finalmente la cauzione. La sua liberazione dovrebbe avvenire nelle prossime ore.

Le proteste, nel Paese, proseguono. Anche a Caracas, nonostante circoscritta a poche strade. Infatti, il presidente Maduro ha tenuto la sua promessa e l’altro ieri, durante la notte,  centinaia di agenti della Guardia Nazionale Bolivariana (Gnb) hanno fatto irruzione in Piazza Altamira, sgomberato le “guarimbas” (barricate) e arrestate altre persone. L’operazione é stata coordinata personalmente dal ministro degli Interni, Miguel Rodriguez Torres, che ha annunciato la “liberazione e pacificazione” della zona ribelle in diretta su Twitter, intorno alle 5.30 del mattino di ieri.

Accorso sul luogo, Ramon Muchacho, sindaco di Chacao – il comune nel quale si trova la piazza – ha precisato che non era stato avvertito dell’operazione di sicurezza commentando che “un dispiegamento militare di questo tipo significa tutto tranne la normalità: no si può parlare di normalità con soldati ad ogni angolo, con piú uniformi che abiti civili per la strada”.

Un migliaio di agenti della Gnb, infatti, resteranno in posizione in diversi punti di Chacao, dove sono stati creati cinque “quadranti” per “garantire la sicurezza dei cittadini e la libera circolazione”.

La dimostrazione di forza del governo nei quartieri di classe media, ad est della capitale, dove la protesta di piazza non era praticamente mai smessa dallo scorso 12 febbraio, è stata accompagnata da nuove notizie di scontri e violenze nello stato di Tachira dove sono iniziate le proteste studentesche a inizio febbraio e Aragua dove finora quasi non si erano registrati incidenti. A San Cristobal, capitale di Tachira, manifestanti antichavisti hanno affrontato la Gnb e bruciato un autobus nel nord della città.

Vladimir Padrino Lopez, responsabile del comando strategico delle Forze Armate del paese, ha annunciato su Twitter che un capitano della Gnb, José Guillen, è morto “vittima della violenza terrorista” ad Aragua, apparentemente mentre cercava di smantellare una “guarimba” a Maracay.