La polizia impedisce a Machado andare in Parlamento

CARACAS. – Le forze di sicurezza hanno impedito alla deputata Maria Corina Machado di avvicinarsi alla sede dell’Assemblea Nazionale e sono intervenute con gas lacrimogeni per disperdere una manifestazione di appoggio alla pasionaria antichavista, la cui espulsione dal Parlamento è stata ratificata oggi dal Tribunale Supremo di Giustizia (Tsj). Migliaia di manifestanti si sono radunati nella piazza Brion, dove Machado ha pronunciato un breve discorso denunciando che la sua espulsione costituisce “un colpo di Stato” e il governo di Nicolás Maduro “con questa azione vuole distruggere la democrazia in Venezuela e smantellare la repubblica”. Appena concluso il discorso della leader antichavista, la polizia è intervenuta per disperdere la folla, mentre Machado è salita sulla moto di un militante per tentare di evitare il blocco delle forze di sicurezza e raggiungere l’Assemblea Nazionale, ma non è riuscita ad avvicinarsi alla sede parlamentare. Il Tsj ha confermato l’espulsione di Machado dal Parlamento per aver voluto denunciare la situazione nel paese al consiglio permanente dell’Organizzazione degli stati americani (Osa), a Washington. Secondo l’alta corte, l’essere stata iscritta dal governo di Panama come rappresentante del paese presso l’Osa (per poter parlare davanti al consiglio) “costituisce una attività incompatibile con la sua funzione legislativa, giacché questa funzione diplomatica è in netta contraddizione con i suoi doveri di venezuelana”, anche se di fatto non è potuta intervenire. Il presidente dell’Assemblea Nazionale, Diosdado Cabello, ha chiesto l’espulsione di Machado e anche l’apertura di un’inchiesta su di lei, perché “deve essere processata come assassina, terrorista, delitti di lesa umanità e cospirazione per destabilizzare il paese”. 

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