La protesta, arrestati quattro italo-venezuelani a Caracas e C. Ojeda

CARACAS – Non diminuisce la protesta che da più di un mese scuote il Venezuela dal Nord al Sud, dall’Est all’Ovest. E prosegue l’ondata di arresti da parte delle Forze dell’Ordine. Stando al ‘Foro Penal Venezolano’, la Ong impegnata nella difesa dei diritti umani, sono in stato di fermo, a Caracas, gli italo-venezuelani Elio Pelino, arrestato dalla Polizia Nazionale durante le proteste avvenute nel comune di Chacao, e Granfranco Montozzi, catturato dalla polizia scientifica nella centrica Avenida Urdaneta. Pelino è   stato portato alla Stazione della Polizia a Catia mentre Montozzi èe detenuto .  Altri due giovani italo-venezuelani –  Samuel e Leonardo Di Pietro  – sono stati arrestati a Ciudad Ojeda,  nel comune di Lagunillas. Gli avvocati del ‘Foro Penal Venezolano’ sono già intervenuti. I due giovani sarebbero stati catturati dalle Forze dell’Ordine mentre manifestavano nella Av. 34 con  Carretera N. e portati alla stazione principale della Polizia Regionale.

Intanto, anche Amnesty International prende posizione su quanto sta accadendo in Venezuela da piú di un mese. E lo fa in tono fermo  e perentorio. Infatti, l’importante organismo internazionale, in un rapporto dal titolo “Venezuela: diritti umani a rischio nelle proteste”, denuncia che il Venezuela rischierà una delle peggiori minacce allo stato di diritto degli ultimi decenni se le contrapposte forze politiche non s’impegneranno a rispettare appieno i diritti umani.

Nel rapporto di Amnesty International, presentato ieri, sono documentate violazioni commesse alle manifestazioni di massa in corso dall’inizio di febbraio.

– Il Paese correrà il rischio di precipitare in una spirale di violenza se non verranno fatti sforzi per portare le parti in conflitto intorno a un tavolo. Questo potrá accadere solo se esse rispetteranno integralmente i diritti umani e lo stato di diritto – ha detto Erika Guevara Rosas, direttrice per le Americhe di Amnesty International.

Finora, 39 persone hanno perso la vita e oltre 550 sono rimaste ferite, 120 delle quali a causa dell’uso delle armi da fuoco. Secondo i dati diffusi dall’Ufficio del Procuratore Generale, Luisa Ortega Díaz, gli arresti durante le proteste sono stati circa 2157. Nella maggior parte dei casi, le persone arrestate sono state rilasciate, ma restano le accuse a loro carico. Per il Foro Penal Venezolano, sono circa 1129 le persone in questo “status” giuridico.

Stando alle denunce ricevute da Amnesty, le forze di sicurezza sono riscorse alla forza eccessiva contro i manifestanti. Ma il rapporto documenta anche violazioni dei diritti umani commessi da gruppi filogovernativi e manifestanti.

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