Expo 2015: Torino e Venezia esempi per tutta l’Italia

TORINO.- Se i Comuni italiani vogliono davvero contribuire al successo dell’Expo 2015, seguano l’esempio di Torino e Venezia: sono le due città italiane “più avanti” per fare in modo che la grande Esposizione di Milano mostri al mondo di cosa è capace l’Italia. Lo hanno riconosciuto a Torino il ministro delle Politiche Agricole, Maurizio Martina, e il commissario unico all’Expo, Giuseppe Sala, che insieme al sindaco di Torino, Piero Fassino, hanno partecipato alla presentazione delle diverse iniziative che la città sta mettendo in campo in chiave Expo: concerti, convegni, mostre, fiere, congressi. Tutto in funzione Expo 2015. “Siamo ammirati da Torino – ha detto Sala -. Dalla sua compattezza, dalla sua energia. L’Expo funziona solo se pensata come qualcosa di non milanese. Non una cosa ‘made in Italy’, ma ‘made of Italians’. E da questo punto di vista devo riconoscere che Torino e Venezia sono le città più avanti”, ha detto il commissario unico per l’esposizione universale che ha poi partecipato a Milano alla cerimonia di posa della prima pietra del padiglione tedesco. “Quello di ieri con Napolitano è stato un incontro di motivazione – ha detto al riguardo -. Con il presidente Renzi abbiamo contatti – ha aggiunto – speriamo venga la prossima settimana a Milano”. Parole di elogio per Torino sono arrivate anche dal ministro Martina: “Torino è un esempio di come tutta l’Italia deve avvicinarsi all’Expo. Una grande occasione per tutti, in primo luogo per i Comuni e le Regioni. Insieme possiamo far vedere al mondo quali sono i punti di forza dell’Italia, che coincidono con quelli dei suoi Comuni”. Torino crede a tal punto nell’Esposizione che ha creato un suo logo: Exto 2015, colori e grafica identici a Expo. “Torino – ha spiegato il sindaco Fassino – sente l’Expo come un evento suo. Con l’Expo abbiamo l’opportunità di offrire al mondo un’immagine forte, facendo delle sue eccellenze un elemento vincente. Expo ci riguarda. Senza nulla togliere a Milano, lo viviamo come un nostro evento, un appuntamento di un’importanza addirittura superiore alle Olimpiadi”, Torino intende contribuire al successo di Expo con tutte le sue energie migliori. Per promuovere ulteriormente l’immagine nuova che vuole proporre di sè al mondo: la città industriale di ieri è oggi un polo culturale e turistico di livello internazionale che ha nel Cibo (Slow Food, Terra Madre, Eataly), nella Cultura (Salone del Libro, Università), nello Sport (Olimpiadi), le sue eccellenze di livello internazionale. Senza tralasciare il tema della Spiritualità, che vedrà il suo culmine nell’Ostensione della Sindone dal 19 aprile al 24 giugno 2015. E’ in questa chiave che Torino intende avvicinarsi all’Expo, insistendo sulla valenza internazionale della sua nuova immagine. Per farlo, vuole approfittare di tutte le occasioni possibili, anche del semestre italiano di presidenza Ue e del 60/mo anniversario dell’ingresso dell’Italia nell’Onu. Nel primo caso – ha annunciato Fassino – Torino ospiterà il prossimo 11 luglio un vertice dei Primi Ministri europei dedicato al tema dell’occupazione giovanile. Nel secondo caso, sarà il Teatro Regio di Torino a tenere il prossimo 9 dicembre a New York un concerto tutto italiano, alla presenza del segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki moon.

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