Studenti americani amano l’ Italia, ma frena il caso Knox

ROMA. – Hanno il mito dell’Italia. Il 99,03% tra quelli che non ci sono mai stati, vorrebbe visitarla. Verrebbero a studiare nel Belpaese soprattutto per il cibo (31,04%), per la moda (15,97%) e per la possibilità di imparare la lingua (17,56%). Ma, allo stesso tempo, il “caso Amanda Knox” li scoraggia: l’84,12% è convinto che le vicende giudiziarie che hanno coinvolto la studentessa di Seattle, in alcuni casi, incidano negativamente sulla decisione di trasferirsi in Italia. E’ quanto pensano gli universitari statunitensi sul nostro paese. Secondo un sondaggio svolto dalla Fondazione Italia Usa e da Loyola University Chicago, presentato oggi a Roma, l’Italia rimane una meta ambita per i giovani statunitensi, anche se, osserva il presidente della Fondazione, Lucio D’Ubaldo, “dopo la nuova condanna di Amanda Knox è aumentato il numero dei ragazzi preoccupati all’idea di venire a studiare in Italia”. Ma “il primo motivo per cui non decidono di partire – sostiene D’Ubaldo – è la crisi economica” statunitense (43,35%), europea (12,47%) o il cambio dollaro-euro (26,11%). “Praticamente dimenticato”, invece, il naufragio della Costa Concordia. Tra i circa 800 studenti intervistati, della nave affondata al largo della Toscana ne ha sentito parlare solo il 30,12% e di questi solo l’8.67% pensa che non ci si debba fidare delle crociere che fanno rotta nel Mediterraneo. Gli studenti a stelle e strisce dicono la loro anche sulla fusione tra Fiat e Crysler: il 54,76% pensa che porterà benefit economici agli Stati Uniti, il 76,12% all’Italia. Sicuramente rafforzerà le relazioni tra i due paesi (78,71%), ma il quartier generale – sono tutti convinti (96,04%) – deve trovare sede negli Stati Uniti. Il 41,87% degli studenti americani è stato almeno una volta in Italia; in generale se potessero scegliere un altro paese dove vivere, subito dopo il Regno Unito (36,44%), opterebbero per il nostro (22,77%). Solo il 27,16% però guarda film e il 18.99% ascolta musica made in Italy; le notizie che ci riguardano le leggono soprattutto su internet (68,10%). Pensano che l’Europa giochi un ruolo importante nell’economia globale (91,08%) e che l’Ue abbia un ruolo significativo (56,09%) o abbastanza importante (41,44%) nelle relazioni internazionali. L’89,24% è disposto a trasferirsi in Europa per un anno di lavoro dopo la laurea, ma solo il 69,71% sa che esiste il Parlamento europeo e solo il 34,07% conosce la Commissione europea. Sui prodotti tipici italiani sono invece preparatissimi: Milano rimane la capitale della moda (45,01%) e il miglior vino è italiano (52,11%); il 42,07% sa che il piatto tipico è la pizza, il 91,98% elegge il gelato a dessert maggiormente consumato e il 79,04% conosce la passione per il caffè espresso. Ugualmente hanno ben presenti le difficoltà che stanno le famiglie italiane: la maggior parte degli studenti (il 46,14%) crede che non siano benestanti. (Alice Fumis/ANSA)

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