Oggi nuovo incontro dialogo governo-opposizione

CARACAS. – Il governo e l’opposizione antichavista avranno oggi un nuovo incontro per cercare una soluzione alla crisi scatenata nel paese da oltre due mesi di proteste che hanno lasciato un bilancio di 41 morti, senza che si profili finora un possibile accordo fra le parti. I nuovi colloqui, che si terranno in serata e a porte chiuse, i dirigenti del Tavolo di Unità Democratica (Mud) hanno preparato una lista di proposte che includono un’amnistia per i prigionieri politici, una commissione d’inchiesta indipendente sulla violenza che ha segnato le proteste antigovernative e il disarmo dei gruppi armati chavisti, accusati di aggressioni contro i manifestanti, alcune sfociate in omicidi. Maduro ha respinto finora tutte le richieste dell’opposizione, mentre il movimento studentesco non ha voluto partecipare al processo di dialogo e mantiene l’agitazione in piazza: ieri il nunzio apostolico a Caracas, monsignor Aldo Giordano, ha visitato i giovani che accampano da settimane davanti alla sede locale delle Nazioni Unite, che hanno chiesto alla Chiesa di mediare perché l’Onu invii una missione di esperti per esaminare le violazioni dei diritti umani nel paese durante le protetse antigovernative. Il nunzio Giordano, insieme ai ministri degli Esteri della “troika” dell’Unasud (Brasile-Colombia-Ecuador) si disimpegna come “testimone di buona fede” negli incontri fra governo e opposizione, inaugurati il 7 aprile con una sessione-fiume di 6 ore trasmessa in diretta tva, durante la quale le due parti hanno scambiato dure critiche, accusandosi a vicenda di essere responsabili della crisi.

Intanto si aggravano i problemi di approvvigionamento dei generi alimentari di prima necessità, infatti nel mese di marzo il tasso di scarsità ha raggiunto il 60,2%. Al supermercato locale un consumatore otterrà quindi in media meno della metà 18 prodotti che costituiscono il paniere familiare di base, secondo i risultati di una inchiesta della Datanalisis. I rilevamenti dell’istituto demoscopico indicano che nel primo trimestre del 2014 il tasso di scarsità medio è stato del 51,9%, il che rappresenta un aumento del 14,7% rispetto allo stesso periodo del 2013 e del 36% rispetto al 2012. Sull’insieme dell’anno, il tasso medio registrato nel 2013 è stato del 37,2%, nel 2012 del 15,9% e nel 2011 del 19,1%.  Secondo l’inchiesta -effettuata in base a dati delle catene di distribuzione tanto pubbliche quanto private- il 65% dei venezuelani dichiara aver ridotto i propri acquisti durante l’anno scorso: il 31,9% ha detto che compra quantità minori, il 21,4% che ha smesso di comperare determinati prodotti o marche e l’11,9% ha detto che fa la spesa con meno frequenza. Il sondaggio indica che l’economia è diventata il problema principale del paese per il 48,4% dei venezuelani, superando l’insicurezza (40%), che nell’aprile dell’anno scorso era vista come la principale preoccupazione dei cittadini (57%).