Piemontesi nel mondo, nostalgia delle radici

TORINO. – “Da quando, attraverso il nostro Notiziario Informativo e comunicati stampa a svariate testate giornalistiche e televisive, è stata diffusa la notizia delle cerimonie commemorative per il 40° del Monumento “Ai Piemontesi nel Mondo” inaugurato il 13 luglio 1974 a San Pietro Val Lemina (TO), fra cui un incontro internazionale di nostri corregionali all’estero, ci stanno giungendo richieste e notizie circa l’esistenza e l’indirizzo di eventuali associazioni piemontesi non rintracciabili sui vari siti internet, da parte di emigrati della terza e quarta generazione, nonché da piemontesi della ultimissima emigrazione descritta come “emigrazione di cervelli o di neo laureati”. Così scrive Michele Colombino nell’ultimo numero della rivista Piemontesi nel Mondo.

“Gli emigrati della terza e della quarta generazione cercano l’aggancio con il “Paese dei Padri” e delle Associazioni che li rappresentano per recuperare la memoria del passato individuale e familiare, nonché il legame vivo con la terra d’origine. Il “Paese dei Nonni”, cancellato, rimosso, nascosto dai padri, affiora lentamente nella mente delle persone quando meno se lo aspettano. La storia è pesante e pressante. Non si fugge dalle proprie origini. E forse nessuno vuole fuggire.

La nuova emigrazione causata dalla fortissima disoccupazione e da trasferimenti aziendali in altre Nazioni, o dall’incertezza delle Università di assicurare un dignitoso futuro alle nuove generazioni, si sta invece ramificando massicciamente e velocemente in Nazioni di maggiore garanzia economica, dove almeno il presente è momentaneamente garantito.

Ne consegue che tra mondo di origine e nuovo mondo di insediamento gli emigrati cercano di stabilire rapporti, valori, modelli, legami per vincere la nostalgia, individuando possibilmente un dialogo diretto e preferenziale fra corregionali e momenti di incontro con chi appartiene alla medesime radici.

Giustificabili, pertanto, sono le richieste di notizie e di indirizzi di eventuali associazioni piemontesi operative all’estero pervenuteci da parte dei nuovi emigrati dalla Germania, Olanda, USA (Virginia), Lussemburgo, Svizzera, Pechino (Cina), Città del Capo (Sud Africa), Tunisia.

E’ la conferma che l’associazionismo piemontese all’estero, laddove organizzato e funzionante, rappresenta un preciso punto di riferimento e un patrimonio indiscutibile per il mondo degli emigrati, nonché un anello di congiunzione per fondere assieme nostalgia, ricordi, rimpianti, ma anche e soprattutto impegno per non sentirsi più soli ma artefici di una frontiera compatta per mantenere, con dignitosa fierezza, l’identità piemontese e i valori della terra lontana. A tutti coloro che ci hanno scritto dall’estero, richiedendoci l’esistenza e indirizzi di associazioni piemontesi, senza purtroppo ottenere risposte esaustive e a tutti i nostri corregionali che per motivi di difficoltà economiche, professionali e di salute vivono definitivamente lontani dalla Patria di origine, assicuriamo che Li ricorderemo con particolare solidarietà davanti al Monumento “Ai Piemontesi nel Mondo” sabato 5 luglio prossimo durante le cerimonie per il 40° del Monumento stesso dedicate ai nostri emigrati di ogni epoca, a cui va la gratitudine di tutti i corregionali in Patria per il ruolo estremamente importante di rappresentare sempre e dovunque “l’immagine positiva del Piemonte” attraverso il lavoro, l’esempio, la cultura, la fratellanza e l’armonia fra i popoli. Se il Piemonte, infatti, vanta nel mondo credibilità e prestigio, dobbiamo esserne grati anche alle comunità e agli emigrati singoli, perché essi ne sono i veri protagonisti e gli operatori silenziosi troppe volte non sufficientemente apprezzati”.

Michele Colombino