Algeria premia Bouteflika, leader in sedia a rotelle

IL CAIRO. – Tradizione, conservazione e stabilità. L’Algeria ha scelto. Elezioni presidenziali dal risultato scontato e senza grandi sorprese che hanno premiato, secondo le prime indicazioni uscite dai seggi, con un quarto mandato consecutivo il capo di Stato uscente Abdelaziz Bouteflika. A 77 anni, il vecchio presidente, piegato da una precaria condizione fisica, e che  si è recato al seggio elettorale in sedia a rotelle, continua a rimanere l’uomo forte del Paese, amato per il patriottismo, ma temuto per il pugno di ferro. Circa 23 milioni di aventi diritto sono stati chiamati a scegliere tra i sei candidati in lizza, in un voto segnato da una “modesta” affluenza secondo la coalizione degli islamisti e dei partiti di opposizione che hanno invitato al boicottaggio parlando di una “farsa” e allarmati dal pericolo di brogli. Altra versione per i partiti di governo che hanno parlato di un’alta partecipazione ai seggi. Ma al di là dei numeri, il test elettorale, malgrado lo schieramento massiccio delle forze dell’ordine, è stato contraddistinto da accesi incidenti con decine di feriti. Nessun volto nuovo dunque per l’Algeria, paralizzata da decenni da una classe politica e da una burocrazia opprimente, dove non mancano i sospetti di corruzione e lontana anni luce dalle primavere arabe. Un’occasione mancata, secondo molti osservatori, per il Paese che ancora una volta si affida all’eterno Bouteflika, potente partigiano di un regime presidenziale che ha concentrato tutti i poteri nelle sue mani riducendo quanto possibile il dissenso. Un presidente ancora forte, ma stanco come hanno mostrato oggi le tv. Sorridente, ma seduto su una sedia a rotelle, Bouteflika ha votato nel seggio di una scuola sulle alture di Algeri, accompagnato da due dei suoi fratelli e da un nipote. “E’ il simbolo di un regime in ginocchio”, “l’Algeria prosegue nella sua litania di tracolli morali e politici”, sono stati alcuni tra i commenti, poco lusinghieri, su Twitter. “Non ha bisogno della sue gambe per dirigere il Paese”, “Lo amo per il suo patriottismo”, “Altro che sedia, la sua era una poltrona presidenziale con le ruote”, hanno invece tuonato i suoi sostenitori che hanno festeggiato riempiendo il centro della capitale. Duro Ali Benflis, ex ministro della Giustizia, e principale avversario del capo di Stato uscente che ha messo in guardia contro il pericolo di brogli, minacciando proteste di piazza. Ma la piazza non ha atteso. Incidenti si sono verificati in mattinata, quando un gruppo di giovani ha assaltato i seggi nel dipartimento di Bouira per impedire il voto. La polizia è intervenuta con gas lacrimogeni provocando almeno una ottantina di feriti, la metà dei quali poliziotti. Al potere da quasi 14 anni – un record di longevità politica per il suo Paese – Bouteflika è stato ricoverato lo scorso anno per quasi tre mesi in Francia a seguito di un ictus. La sua ultima apparizione pubblica, a parte quella odierna, risale al maggio del 2012, quando tenne un discorso alludendo ad un necessario rinnovamento delle élites. (Giuseppe Maria Laudani/ANSA)