Berlusconi affila armi per Europee, giovedì rientro tv

ROMA.  – Un messaggio “chiaro e semplice” agli italiani, un rientro con “forza” nella sua arena preferita, la tv, già da giovedì. E poi i comizi pubblici, con la voglia di fare tappa in ognuna delle cinque circoscrizioni in cui è divisa l’ Italia. E’ ormai pronta la strategia della campagna per le Europee che Silvio Berlusconi vuol mettere in campo per rilanciare un partito segnato da “un anno difficile” ma capace, nelle previsioni dell’ex premier, di risalire la china. Si profila insomma, un’offensiva mediatica per la quale Berlusconi non intende risparmiarsi, nonostante la decisione del tribunale di Sorveglianza. Sarà una campagna “ad incastro”, racconta chi lo ha sentito in queste ore, spiegando come il timing dovrà essere verificato con le date messe a disposizione dai giudici che hanno decretato l’affidamento in prova di Berlusconi ai servizi sociali. Nelle prossime ore l’ex Cavaliere dovrebbe firmare il verbale delle prescrizioni mentre il suo “esordio” tra gli anziani di Cesano Boscone potrebbe avvenire con buona probabilità lunedì 28. Berlusconi, tuttavia, vuole più libertà. E se gli interventi in pubblico a Milano e Roma sono dati per scontati (in uno dei due dovrebbe essere ufficialmente lanciata la campagna elettorale), Berlusconi vuole fare tappa in tutte le circoscrizioni elettorali, facendo leva sul quella decisione del Tribunale di Sorveglianza che apre alla possibilità di lasciare Lombardia previa “specifica autorizzazione”. Il rientro in tv, invece, ha già una data e un luogo: giovedì 24 aprile, a ‘Porta a Porta’, laddove nel 2001 firmò l’ormai celebre “contratto con gli italiani”. Un rientro, quello in tv, che avrà un seguito corposo. “Sono arrivate richieste da tantissimi programmi” sottolineano fonti di FI, raccontando di un Berlusconi “focalizzato sulla campagna come se non fosse limitato dalla sentenza”. Oggi, dopo il ‘vertice di Pasquetta’, l’ex premier ha trascorso l’intera giornata ad Arcore, studiando la strategia elettorale per evitare quel terzo posto (dopo il Pd e M5S) che potrebbe avere conseguenze esplosive sul partito. Il suo sarà un messaggio “netto” e non incentrato astrattamente sull’Europa, ma sul rapporto tra Bruxelles e “i problemi concreti” degli italiani, assicurano dal partito. Antonio Palmieri, responsabile internet FI, spiega come i messaggi tv convoglieranno tutti sul web: “su Facebook, soprattutto, dove si collega “il popolo”, mentre Twitter è uno strumento soprattutto per i giornalisti”. Il tabù dei commenti contro la “giustizia politica” , infine, non sembra insuperabile. Comunque, a dar manforte al padre nell’attacco ai giudici ci pensa la figlia Barbara: “Non ci sentiamo sicuri in Italia. Nostro padre è perseguitato da una giustizia faziosa”, ha spiegato all’edizione spagnola di Vanity Fair, puntando il dito contro una giustizia “da Inquisizione”, degna del “Medio Evo”. Parole che, forse, contribuiscono anche a rendere più compatto un partito che appare intenzionato a rimandare ogni tensione interna a dopo il 25 maggio.  (Michele Esposito/ANSA)