Dal primo maggio parte il piano “Garanzia giovani”

ROMA – Parte il Primo maggio, nella giornata dedicata al lavoro, il Piano nazionale Garanzia giovani. Oltre 1,5 miliardi di euro, nel biennio 2014-2015, per garantire, appunto, ai giovani tra i 15 ed i 29 anni, disoccupati o Neet (coloro che non studiano, non lavorano e non si formano) una offerta “qualitativamente valida” di lavoro, di istruzione, di apprendistato o tirocinio, di autoimprenditorialità o servizio civile. La platea potenziale è di un milione di giovani, come detto nei giorni scorsi dal ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Giuliano Poletti. In Italia, secondo gli ultimi dati disponibili e relativi al 2012, i Neet tra i 15 e i 29 anni sono 2,250 milioni. I giovani dovranno innanzitutto aderire all’iniziativa: sino al 31 dicembre 2015 potranno farlo attraverso il sito nazionale www.garanziagiovani.gov.it o i siti attivati dalle Regioni, comunque collegati in rete fra loro. Potranno quindi scegliere la Regione in cui vogliono lavorare, che “prenderà in carico” la persona attraverso i Servizi per l’impiego o le Agenzie private accreditate. In base a profilo e disponibilità territoriali, stipuleranno con gli operatori competenti un “Patto di servizio” ed, entro i quattro mesi successivi, riceveranno un’opportunità. Il programma (che nell’Ue nasce per i giovani fino ai 24 anni) in Italia il governo ha deciso di estenderlo fino ai 29 anni. La dotazione finanziaria complessiva è di 1,513 miliardi di euro sul 2014 e 2015. Il Piano riguarda tutto il territorio nazionale, ad eccezione della Provincia di Bolzano, l’unica che presenta un tasso di disoccupazione giovanile inferiore al 25%. A livello nazionale questo tasso ha superato il 42%. Ma oltre alle risorse ed accanto alle azioni di comunicazione e di orientamento, per Poletti è essenziale coinvolgere il mondo delle imprese, “sollecitandone la responsabilità verso una delle maggiori emergenze del momento”, sottolinea il ministero di via Veneto, e attraendo anche il loro interesse per le misure che le Regioni dispongono a favore di chi offre occupazione, apprendistato, tirocini. Il ministero sta anche promuovendo Protocolli di collaborazione con le associazioni imprenditoriali e con alcune grandi imprese (il primo è stato siglato insieme al ministero dell’Istruzione con Confindustria e Finmeccanica; il secondo con le confederazioni degli agricoltori Cia e Agia).