Simeone stende Mourinho, Champions è derby Madrid

LONDRA. – Sarà il derby di Madrid a decidere la Champions League 2014: dopo il Real Madrid anche l’Atletico, vincendo in casa del Chelsea, stacca il biglietto per la finale di Lisbona. Allo Stamford Bridge i Blues passano in vantaggio e si illudono fino al gol del pari degli spagnoli, padroni incontrastati della ripresa. Un epilogo netto quanto meritato che premia la squadra migliore, e punisce l’eccessiva prudenza di José Mourinho che per la sesta volta (in otto occasioni) esce in semifinale. Anche questo è un record. Da consumato showman il portoghese regala sorprese fin dal riscaldamento quando manda in campo Petr Cech salvo poi non includerlo in distinta. Pretattica fino all’ultimo minuto. Incurante delle accuse piovutegli addosso dai “filosofi del calcio”, schiera una formazione ultra-difensiva con sei difensori di ruolo. Rinunciando a Oscar per il terzino Cesar Azpilicueta. Sotto gli occhi di Diego Maradona e Claudio Ranieri, doppio ex di entrambe le squadre, il Chelsea sfiora il rischio di capitolare dopo appena quattro minuti. Sul traversone di Koke, Schwarzer è piazzato male ma è fortunato: la palla sbatte prima sulla traversa quindi sul palo. Il Chelsea tarda ad ingranare, Willian calcia alta una punizione dal limite e David Luiz sfiora il capolavoro in rovesciata. Ma quando finalmente alza il baricentro, passa in vantaggio. Sul centro basso di Azpilicueta, Fernando Torres trova la deviazione di Mario Suarez per battere Thibaut Courtois. Un gol in comproprietà che il centravanti spagnolo non festeggia per rispetto dell’ex squadra di cui è ancora grande tifoso. Non si fa attendere la reazione degli spagnoli, veemente per intensità. Dopo un colpo di testa di Adrian Lopez, bloccato senza difficoltà da Schwarzer, ecco il meritato pari allo scadere della prima frazione. Tiago lancia nello spazio Juanfran, sul suo cross pasticcia la difesa del Chelsea, Adrian Lopez non sbaglia. Chi si aspetta un inizio di ripresa arrembante da parte del Chelsea resta deluso. Perché sono ancora gli spagnoli, col turco Arda Turan, a rendersi pericolosi: Schwarzer si salva in angolo. Frastornati, i Blues sembrano in attesa dell’inevitabile colpo del Ko. Mou cambia modulo, ed inserisce Samuel Eto’o. Ma è proprio il camerunense, con un inutile fallo in area su Diego Costa, a commettere harakiri: Rizzoli fischia l’inevitabile rigore, dagli 11 metri l’attaccante brasiliano prenota la finale. Sospinto dall’orgoglio più che dal gioco il Chelsea si scuote ma la deviazione di David Luiz sbatte sul palo. E’ la resa, che si concretizza quando Arda Turan insacca in tap-in dopo aver colpito la traversa: mentre il centrocampista esulta inginocchiandosi a pregare, Simeone esulta alla Mourinho, corsa folle verso la curva dei 4.000 tifosi madridisti ed esultanza. Game-over, l’Atletico raggiunge i cugini del Real di Ancelotti, all’Estadio da Luz: appuntamento sabato 24 maggio. (Lorenzo Amuso/ANSA)

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