Senna: Imola, 14:17, 1′ di silenzio 20 anni dopo

IMOLA (BOLOGNA). – In “un luogo ormai diventato sacro”, come l’ha definito il cappellano dei piloti, don Sergio Mantovani, alle 14.17 (il minuto esatto dell’impatto mortale di venti anni fa) un minuto di silenzio da brividi ha suggellato a Imola, in quella che è ormai l’ex curva del Tamburello, il lungo abbraccio della gente ad Ayrton Senna. E’ stata quella di oggi una vera e propria “standing ovation” agli eroi che non ci sono più, carpiti dalla velocità. Una manifestazione struggente dell’emozione che ha coinvolto le oltre ventimila persone accorse all’Autodromo Enzo e Dino Ferrari per testimoniare la loro estrema vicinanza al campione brasiliano e all’austriaco Roland Ratzenberger la cui vita venne troncata venti anni fa nel più tragico weekend vissuto sulle sponde del Santerno, tra il sabato e la domenica. Tanta gente ma anche i piloti, ad iniziare dalla scuderia Ferrari, con Fernando Alonso e Kimi Raikkonen, non hanno voluto mancare a questo appuntamento per rivivere quei momenti della storia dell’automobilismo che segnarono anche la presa di coscienza del motorsport sulla sicurezza attiva e passiva che da allora subì una svolta così decisa e tale da creare le condizioni per non assistere più ad impatti mortali sui circuiti della Formula 1. Anche la famiglia dell’asso brasiliano ha voluto essere presente a questo “momento speciale in Italia”, come l’ha chiamato nel suo saluto la nipote Paula Senna Lalli. “Ricordo ogni momento di quel terribile week-end – ha scritto in un messaggio l’ex responsabile della scuderia Ferrari, l’imolese Stefano Domenicali – mi ricordo il silenzio assordante seguito all’incidente. Imola da quel giorno è cambiata ma anche la F1 è diversa. La Ferrari, che è sempre nel mio cuore, non poteva mancare oggi”. E’ stato il tema della sicurezza ad animare questa prima giornata imolese del “Senna tribute”, con gli interventi del vice presidente della Fia e presidente Aci Angelo Sticchi Damiani, leggendo un messaggio del presidente Jean Todt: “È incoraggiante – ha sostenuto Todt – vedere come lo sviluppo di molte tecnologie in ambito di sicurezza siano poi mutuate dalla Formula Uno alle altre Formule, ma molto ancora la Fia deve fare, in collaborazione con i team, i promotori, i circuiti e tutte le autorità competenti al fine di replicare a tutti i livelli dello sport, i successi conseguiti negli ultimi 20 anni dalla F1”. Animato e seguitissimo il dibattito che ha visto alternarsi Gian Paolo Dallara, Mauro Forghieri, Mauro Coppini, Ezio Zermiani, Emanuele Pirro, Aldo Costa. Intitolata ad Ayrton Senna la piazza ricavata nell’ampio spazio davanti alla torre Dekra ed inaugurato nel pomeriggio il museo intitolato a “Checco Costa” con le auto ed i cimeli dell’Istituto Senna. In serata partita del cuore nel parco delle acque minerali. Domani mattina a partire dalle 9.30 si terrà il “Kart memorial Senna 2014” mentre la serata sarà animata da una serie di momenti musicali in piazza Matteotti. (Antonio Gaddoni/ANSA)