Il 2 giugno sobrio del Colle, annullato ricevimento

ROMA. – Sono passati dodici mesi ma l’ombra della crisi incombe ancora sull’Italia: accade così che, anche per il 2014, la Festa della Repubblica sarà all’insegna della sobrietà e priva del tradizionale ricevimento del 1 giugno al Quirinale riservato a diplomatici, rappresentanti della società civile e delle istituzioni. Il presidente Giorgio Napolitano, per il secondo anno consecutivo, sceglie di dare l’esempio, nel rispetto delle vittime della crisi economica. A dettare la scelta di annullare il ricevimento sono “ragioni di sobrietà e di attenzione al momento di crisi economico-sociale che larghe fasce della popolazione tuttora attraversano”, spiega una nota del Quirinale annunciando che il Capo dello Stato non rinuncerà invece a rivolgere “l’abituale breve messaggio augurale a tutti gli italiani e presenzierà come sempre alla rassegna militare. Saranno aperti ai cittadini, come di consueto, i giardini del Quirinale mentre quella della sobrietà, spiega la nota del Colle, sarà una linea che unirà le celebrazioni istituzionali in tutta la penisola: “Nei capoluoghi di provincia, le Prefetture renderanno omaggio in termini strettamente istituzionali alla ricorrenza della Festa della Repubblica”. Quella di una Festa del 2 giugno ‘low cost’, è una linea che verrà abbracciata anche dal Ministero della Difesa. Nel 2013 la tradizionale parata ai Fori Imperiali costò circa un milione e mezzo di euro, contro i 2 milioni del 2012 e i 4,4 milioni delle ben più faraoniche celebrazioni del 2011, anno del 150/o anniversario dell’Unità d’Italia. Per la parata di quest’anno, si apprende da fonti ministeriali, la decisione definitiva arriverà la settimana prossima ma i numeri previsti non si discosteranno da quelli dello scorso anno. A sfilare dovrebbero essere poco più di tremila persone per una parata della durata di circa un’ora e priva, come nel 2013, dei reparti militari a cavallo. Una parata all’insegna dell’austerity, quindi – per la quale il Ministero della Difesa non ha ancora deciso se far volare Frecce Tricolori -, con una sola eccezione: la sfilata di alcune uniforme storiche per rievocare la Grande Guerra, della quale quest’anno cade il centenario. Carlo Fidanza, capogruppo di Fdi-An al Parlamento europeo, propone che la parata sia guidata dai due marò in India, alla quale “deve essere concessa una licenza per poter rientrare in Italia”.  (Michele Esposito/ANSA)