Benitez, testa e cuore per vincere la Coppa Italia

ROMA. – La Coppa Italia non sarà l’ancora di salvezza della stagione del Napoli. Alla vigilia della gara con la Fiorentina, Rafa Benitez usa forse un po’ di pretattica per alleggerire la pressione sulla squadre e slega il risultato della finale in programma allo stadio Olimpico dal bilancio complessivo dell’annata, che anche senza trofeo sarà da archiviare comunque positivamente. “E’ sempre importante vincere qualche trofeo, questo è importante, e se riusciamo a conquistarlo sarà una soddisfazione per tutti quelli che tifano Napoli – spiega il tecnico spagnolo – La stagione è già positiva, se vinciamo sarà anche meglio, ma un ko non cambierebbe nulla sul lavoro fatto in campionato e in Europa. Potrebbe avere ripercussioni fuori, ma la stagione è stata positiva”. Alla sfida coi viola il Napoli arriva comunque carico (“mentalmente siamo preparati, dovremo essere bravi a gestire quest’energia in campo”) e con la buona notizia del recupero del suo attaccante migliore che ha smaltito il colpo alla tibia. “Higuain sta bene – rivela Benitez – Lui e Hamsik possono fare la differenza in campo, sono un aiuto ai compagni”. E proprio dallo slovacco è attesa una prestazione importante dopo una stagione non facile: “Se mi aspetto una maglia da titolare? Sono un professionista, sono pagato per esserlo – sottolinea il centrocampista – il mister fa le sue scelte e io le rispetterò sempre, tutti dobbiamo essere pronti per scendere in campo”. “Il digiuno da gol? E’ un tormento per voi, io sono sereno – ribatte quindi Hamsik – Con la Fiorentina sarà una gara difficile, un partita secca, dovremo dare il meglio di noi per vincere. Ma in caso stavolta non mi taglierò la cresta (come fatto due anni fa dopo il successo sulla Juventus, ndr), senza sto male. Mi inventerò qualcosa”. Novità particolari non sono invece annunciate nella formazione che schiererà Benitez, convinto che per superare la squadra di Montella serviranno “determinazione e carattere”. “Se mi sento favorito? No, perché io non gioco e poi non do titoli ai giornali. Non ci sono favoriti, giocheremo 11 contro 11, tutti al 100% – aggiunge il tecnico senza sbilanciarsi – Per vincere questo tipo di partite serve qualità, fortuna, fiducia in noi stessi, e rispetto per l’avversario. Preoccupato su come giocherà la Fiorentina? Noi, pensiamo a noi stessi, poi vediamo l’avversario. Se giocano con una punta o di più, giocano sempre in 11. Sarà importante fare il nostro gioco, controllare la partita sia col cuore che con la testa. Solo col cuore puoi vincere, ma tendi anche a sbagliare di più, ad avere ansia e fretta, e in questi casi è la testa che deve fare la differenza”. Di certo, per Benitez, la gara di Roma mostrerà il volto spettacolare del calcio italiano: “Sono convinto che questa finale sarà uno spot bellissimo. Noi, la Fiorentina, e anche la Roma, siamo sullo stesso piano: in questa stagione abbiamo sempre cercato di proporre un calcio offensivo, a tratti spettacolare. E io sono convinto che alla lunga questo atteggiamento paghi più che cercare sempre di vincere 1-0”.

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