Weekend di lavoro per Renzi, è più fitta che mai l’agenda del premier

ROMA.  – La riforma del Senato alla vigilia di un bivio cruciale, quella della P.A. ormai entrata nel vivo e il piano dell’edilizia scolastica pronto ad un nuovo, importante, passo avanti, previsto con lo sblocco di almeno 244 milioni di euro. E’ più fitta che mai l’agenda del premier Matteo Renzi che, dopo il ponte festivo trascorso nella sua Pontassieve. In mezzo il terribile intermezzo degli scontri dell’Olimpico prima della finale di coppa Italia tra Napoli e Fiorentina che hanno visto il premier assistere, annichilito, in tribuna con moglie e figli, anche al successivo lancio di bombe carta in campo. Renzi è giunto a Palazzo Chigi nel pomeriggio e da Roma ha lavorato ad un’altra emergenza, la disastrosa alluvione nelle Marche, che ha visto il premier in costante contatto con il capo della Protezione Civile Gabrielli. Renzi ha chiamato il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, per assicurare il tempestivo intervento del governo nella fase di emergenza. Quello del maltempo è un dossier che, anche domani, si andrà ad incrociare con quel piano di edilizia scolastica al quale il premier avrebbe voluto dedicare gran parte della sua domenica di lavoro. Il piano scuola è infatti particolarmente ‘caro’ al premier-rottamatore che, sin dalle prime battute del suo incarico, ha evidenziato la centralità del ruolo della scuola per il rilancio del Paese. Il 2 maggio con un decreto saranno sbloccati 244 milioni di euro dal patto di stabilità per un’accelerazione che vedrà anche il completamento dell’unità tecnica di missione, con base a Palazzo Chigi, che il premier aveva pianificato di attivare già nel Cdm del 12 marzo scorso. Ai 244 milioni vanno inoltre aggiunti, per il brevissimo periodo, 450 milioni stanziati con il Dl Fare del governo Letta e immediatamente cantierabili. La pratica sulla scuola, insomma, è ormai già istruita e si comporrà di interventi puntuali, sulla base anche delle 5mila lettere dei sindaci arrivate nelle settimane scorse a Palazzo Chigi. Lavori ancora in corso, invece, sul fronte della riforma della P.A., che domani il ministro Marianna Madia tornerà a difendere in tv e che ha nel 13 giugno la sua deadline. Mentre si profila una settimana decisiva sul fronte riforme – che oggi ha trovato una nuova sponda in Silvio Berlusconi – con il testo base da presentare martedì in commissione Affari Costituzionali. Lunedì, invece, il premier interverrà in una direzione Pd arricchita da sindaci e parlamentari. Una direzione che servirà a tutto il partito, e anche al premier-segretario, a serrare i ranghi in vista delle Europee per una campagna elettorale dove Renzi vuole essere, comunque, protagonista. (Michele Esposito/ANSA)

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