10 giorni lavoro in meno per pagare le tasse in Italia

BRUXELLES. – Per la prima volta dal 2011 gli italiani dovranno lavorare di meno – ben dieci giorni – per pagare le tasse: ‘solo’ sino al 30 giugno, contro il 10 luglio del 2013. Un minore fardello che fa scendere l’Italia di due posizioni, dalla sesta all’ottava, nella classifica dei paesi europei dove i lavoratori sono i più tartassati. E’ quanto emerge dallo studio che viene condotto annualmente dalla New Direction Foundation e dall’Institut économique Molinari, in base a dati della Ernst&Young. Quattro anni fa gli italiani dovevano lavorare sino al primo luglio per poter iniziare a mettere da parte lo stipendio, con l’Italia che si posizionava come l’ottavo paese Ue in cui si doveva lavorare di più per pagare le tasse. Nel 2012, invece, si è arrivati al 3 luglio passando così alla settima posizione, e nel 2013 al 10 del mese, in sesta. L’Italia va ora in controtendenza rispetto all’andamento Ue dove anche quest’anno, anziché diminuire, i lavoratori tipici hanno visto salire di nuovo il tasso medio di imposizione reale (pari ai contributi per la sicurezza sociale più le tasse sul reddito più l’Iva diviso il salario lordo reale) dal 45,06% del 2013 al 45,27% del 2014. Si accumula così un aumento dell’1,28% rispetto al 2010 dovuto principalmente, spiega lo studio, all’aumento dell’Iva in 19 su 28 stati membri dal 2009 Italia inclusa. Il tasso medio d’imposizione reale italiano cala però dal 52,12% dell’anno scorso al 49,55% di quest’anno. Il Belgio si conferma il paese maglia nera d’Europa, dove la pressione fiscale è più alta: bisogna lavorare sino al 6 agosto prima di poter mettere da parte quel che si guadagna. Perché un lavoratore intaschi 1 euro, il datore di lavoro ce ne deve mettere 2,31 (in Italia 1,82). A seguire vi sono Francia (28 luglio), Austria (25), Ungheria (16), Grecia (14), Germania (11) e Romania (1). Il ‘giorno della liberazione dalle tasse’ arriva per primo, invece, a Cipro, (il 21 marzo), poi in Irlanda e a Malta (28 aprile) e in Gran Bretagna (12 maggio).

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