In prigione 11 studenti delle tendopoli, in libertà il resto. Liberato Rodrigo Diamanti

CARACAS – Il Tribunale venezuelano ha deciso che 11 giovani, dei 171 arrestati  dalla Polizia Bolivariana Nazionale e dalla Guardia Nazionale mentre dormivano nelle tendopoli “per la Libertà” allestite come segno di protesta di fronte la sede dell’Onu-Pnud nella Avenida Francisco de Miranda nel Comune di Chacao e alla Piazza Alfredo Sadel nel Comune di Baruta, resteranno in prigione. Per il  resto, invece, è stato decisa come misura alternativa la libertà condizionale. Il luogo di reclusione non sarà un carcere, come ‘è stato deciso giorni fa  per gli studenti che protestavano nel Comune di Chacao e nel quartiere Santa Fe (tra questi il giovani italo-venezuelano Javier Monguilo Mantovani) ma l’Helicoide, sede del “Servicio Bolivariano de Inteligencia”.

Tra i giovani nelle tendopoli  anche qualche italo-venezolano: Geraldine Falcon,che era stata già arrestata durante la pequisizione dellEdificio For you, e Katherine Tancredi, cittadina con passaporto italiano e venezuelano con la quale la Console Jessica Cupellini era riuscita a parlare prima della presentazione in Tribunale.

Tra i giovani arrestati vi è Sairam Rivas, leader dell’Università Centrale del Venezuela. Gli altri detenuti sono: Nixon Leal, Gerardo  Esplendor, Gerardo Carrero, Abril Tvar, Dobris Albornoz, Anderson Briceño, Caros Pérez, Ángel Contreras, Christian Gil e Manuel Cotiz.

Come si ricorderà, i giovani sono stati arrestati con un blitz coordinato tra Polizia Bolivariana e Guardia Nazionale che li ha sorpresi mentre dormivano.

Istigazione al delitto e uso di minorenni nell’esecuzione dei delitti, tra le accuse mosse contro i giovani anche se, stando a indiscrezioni che circolavano negli ambienti del Tribunale, si è parlato anche di uso di armi da fuoco e possesso di artefatti esplosivi.

Per quel che riguarda il giovane italo-venezuelano Rodrigo Diamanti,  presidente dell’Ong “Un Mondo senza Bavaglio”,che era stato arrestato nell’aeroporto di Maiquetia, il Tribunale ne ha deciso la scarcerazione con la proibizione di lasciare il Paese. Diamanti, figlio di emigranti italiani nati in provincia di Latina e in possesso di passaporto italiano, era stato arrestato senza ragione apparente ed ora è in libertà condizionale.

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