Il Venezuela rischia l’isolamento

Caracas – Il presidente della “Asociación de Líneas Aéreas de Venezuela”,  Humberto Figuera, è stato abbastanza chiaro nell’esprimere le sue preoccupazioni. Air Canada e Alitalia hanno tracciato il cammino; un cammino che altre linee aeree importanti potrebbero decidere di seguire. Se così fosse, anche se temporalmente, il Paese potrebbe restare isolato e le comunicazioni con il resto del mondo ancora più difficili di quello che risultano oggi.

– Il panorama è preoccupante – ha illustrato Figuera -. La situazione è, a dir poco, critica. Il governo ha accumulato un debito con le compagnie aeree internazionali di  quasi 4 miliardi di dollari. Tutto ha un limite e le linee aeree, loro malgrado, in questo momento stanno studiando seriamente la possibilità di interrompere temporalmente il servizio.

Lufthansa, la compagnia di bandiera tedesca, pur non navigando in acque agitate come Alitalia, ha annunciato attraverso un comunicato reso noto dalla Iata l’interruzione della vendita dei biglietti. I voli, comunque, fino ad ora proseguono normalmente. Quindi, ancora non ci sono disagi per gli utenti. Lufthansa vola da Caracas a Frankfurt. Lo scalo tedesco, uno dei più grandi ed importanti d’Europa, permette di raggiungere più di 200 destinazioni in 78 Paesi.

La decisione di Alitalia di sospendere le attività in Venezuela coincide con l’inizio dell’alta stagione, un periodo in cui tradizionalmente tutti i voli verso l’Europa e il nordamerica sono pieni. Oggi le difficoltá per reperire un biglietto per qualunque destinazione non solo hanno messo in crisi le famiglie venezolane – specialmente quelle di immigranti che hanno ancora parenti nella Madrepatria – che tradizionalmente attendono i mesi estivi – giugno, luglio e agosto – per viaggiare, ma anche gli imprenditori che si recano all’estero per lavoro.

– Il 24 gennaio – ha precisato Figueroa – il ministro dei Trasporti, Herbert Garcìa Plaza, aveva manifestato la volontà del governo di iniziare ad onorare il proprio debito dopo le relative ispezioni alle compagnie aeree. Le ispezioni sono state realizzate e non sono state riscontrate irregolarità. Il Governo, comunque, non iniziato a versare la valuta pregiata. Rischiamo, in pochi mesi – sottolinea -, di restare isolati.

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