Grillo “morde” Renzi e l’ex Cav:  “Per il premier lupara bianca”

ROMA – Beppe Grillo ci crede: il sorpasso del M5S sul Pd è a portata di mano. Così, dopo 20 anni di assenza, il leader del M5S rompe gli indugi e torna in Rai per andare ospite di “Porta a Porta” da Bruno Vespa. Ci va per fare l’ultimo appello tv prima delle Europee; per convincere indecisi e moderati che lui non è “Hitler e neppure Stalin” e rosicchiare altri voti ai “partiti”. La determinazione è tale che Grillo infrange la regola del “mai nei talk show” (in settimana ha però spiegato che si tratta di un “faccia a faccia con un giornalista” come quello con Enrico Mentana).

Stavolta, tuttavia, è diverso. Vale la pena provarci. “Porta a Porta” è la “terza Camera dello Stato”. Certo, Grillo si era ripromesso di non mettere mai più piede in Rai ma la posta in gioco è alta: gli indecisi ed i moderati. Questi sono gli ultimi giorni di campagna elettorale; e l’ex comico genovese vuole giocarli tutto all’attacco. In attesa della trasmissione si concentra sul blog dal quale sfida Matteo Renzi e Silvio Berlusconi.

Per Grillo Renzi non solo perderà ma sarà anche scaricato dai suoi sostenitori di oggi:

“Il premier è stato assunto a progetto per vincere le elezioni europee che invece perderà. E come avviene per i mafiosi, chi fallisce viene punito. Lupara bianca”. “Il Sistema – spiega – assume i suoi uomini a progetto, se ci riescono, bene; altrimenti vengono fatti scomparire nel nulla”.

La replica di Renzi è netta:

“Credo che dovremmo abituarci a un linguaggio più serio. I morti di lupara bianca esigono rispetto e credo che la politica dovrebbe riprendere il significato delle parole. Può sembrare un fatto morale, ma citare Hitler, la peste rossa, la lupara bianca… E’ un linguaggio che non é il nostro”.

In più Renzi avverte Grillo che a cambiare l’Europa riuscirà “chi governa, non chi urla; chi propone, non chi insulta”. Il leader M5S attacca poi Silvio Berlusconi:

“Noi non vogliamo vivisezionare Dudù – afferma in riferimento alle polemiche sulla sua battuta sul barboncino dell’ex premier – ma il proprietario. E’ diverso, molto diverso. Da dieci anni faccio campagna contro la vivisezione”.

Dal suo canto il Cavaliere risponde confermando quanto sta dicendo da giorni:

– Grillo mi preoccupa molto e mi fa paura. E’ un aspirante dittatore.

Poi lo stesso Berlusconi torna sulla questione vivisezione:

– Uno che pensa di fare del male ad una creatura come Dudù può fare di tutto. E’ coerente nella sua violenza. E il suo cane si chiama Delirio…

Il capo dei cinquestelle ci tiene a tenere la tensione alta sulla sua partecipazione a “Porta a Porta”. Dopo una trattativa con Vespa per ottenere la diretta tv (“Se vai in registrata, poi con il montaggio ti fregano e ti fanno dire quel che vogliono loro”, spiega ai suoi), nel pomeriggio annuncia di voler portare un plastico in studio e minaccia:

– Se non me lo fanno portare, potrei anche offendermi e non andare più…

Un minaccia che appare, però, spuntata. Con sé, in ogni caso, porta in trasmissione un altro simbolo della “lotta al sistema”: l’assegno con i cinque milioni che i parlamentari cinquestelle restituiranno grazie al dimezzamento del loro stipendio. Il ritorno di Grillo in Rai è un evento. L’ultima volta nella tv di Stato risale a oltre 20 anni fa, quando fu cacciato per una battuta sull’allora premier Bettino Craxi. Stavolta, Grillo torna non da comico ma da leader politico. La sfida con Vespa è su legge elettorale, euro, finanziamento pubblico ai partiti, espulsioni alla Camera. E, magari, anche la privatizzazione della Rai. Intanto, contro Grillo si scagliano anche Nichi Vendola e Alexis Tsipras di “L’Altra Europa”:

– Grillo riempie le piazze? Anche Mussolini e Hitler le riempivano. E’ molto facile farlo quando si è ‘virtuosi’ della devastazione – afferma il leader di Sel.

Più cauto ma, allo stesso tempo fermo, il leader greco:

– Noi siamo diversi da Grillo perché vogliamo proporre un’alternativa reale, fattibile, dentro l’Europa. Non basta solo denunciare le cose, si deve anche avere una proposta alternativa.

Berlusconi: “Grillo dice cose
che Hitler diceva nel 1932”
ROMA – “Lei non può ricordare le campagna elettorali del 1932-33 che aveva un linguaggio violento, non come quello di Grillo, che diceva che nel suo paese c’erano nemici da eliminare, si chiamava Hitler. Purtroppo c’è una somiglianza tra Grillo e i peggiori personaggi che è molto preoccupante, lui non propone nulla, vuole distruggere tutto”. Lo afferma Berlusconi a Quinta Colonna dopo un servizio su alcune frasi di Grillo. L’ex premier ha anche detto:

– Gli eurodeputati M5s non conteranno nulla, daranno solo una brutta immagine dell’Italia. L’unico modo per difendere i nostri interessi è votare Forza Italia. Il voto al Pd fa parte del Pse che è il partito di minoranza in Europa perchè la maggioranza è del Ppe. I nostri deputati sono esperti e capaci, fanno squadra con i Paesi del Mediterraneo diventando maggioranza.