Euroscettici uniti a elezioni, divisi alla prova  del voto

BRUXELLES – Euroscetticismo e nient’altro. E’ quanto ‘condividono’ il Front National di Marine Le Pen, il Pvv di Geert Wilders e la Lega Nord di Matteo Salvini, che alla prova dei fatti dimostrano di avere ben poche posizioni in comune sulle questioni europee.

E’ quanto emerge da un’analisi pubblicata da VoteWatch, l’organizzazione indipendente che controlla il voto dei parlamentari europei, secondo cui nella scorsa legislatura i tre partiti euroscettici hanno votato l’uno contro l’altro in un caso su due. Lo studio prende in considerazione sette partiti euroscettici e di estrema destra provenienti da Gran Bretagna, Italia, Slovacchia, Francia, Olanda, Austria e Belgio. Il Pvv e il Front National negli ultimi cinque anni hanno votato allo stesso modo soltanto nel 51% dei casi. Anche il ‘tasso di compatibilità’ della Lega con gli alleati di Olanda e Francia è molto basso: le posizioni coincidono rispettivamente nel 43% e nel 57% di tutte le votazioni per appello nominale degli ultimi cinque anni.

Tra i partiti euroscettici la Lega ha votato più spesso in accordo con il Partito nazionale slovacco (57%), mentre con l’Ukip britannico guidato da Nigel Farage si scende al 37%. Per fare un paragone, altri partiti nazionali appartenenti alle stesse famiglie europee hanno votato insieme nella grande maggioranza dei casi. Nel Ppe, ad esempio, la condivisione delle posizioni arriva al 95% tra la francese Ump e la tedesca Cdu. Nelle file dell’S&D si registra l’85% tra i britannici del partito laburista e i socialisti francesi, nei Verdi il 96% tra i tedeschi e i francesi e nell’Alde il 90% tra i liberaldemocratici inglesi e tedeschi.