Domenica election day, 50 milioni di italiani alle urne

ROMA – Oltre 49 milioni di italiani, per l’esattezza 49.373.144, di cui 23.757.151 uomini e 25.615.993 donne, sono chiamati domenica prossima, 25 maggio, alle urne per eleggere i 73 membri del Parlamento europeo spettanti all’Italia. Si voterà inoltre nelle Regioni Abruzzo e Piemonte per nominare i rispettivi presidenti delle Regioni e i Consigli regionali e in 4.086 comuni: 3900, di cui 24 capoluoghi di provincia, nelle Regioni a statuto ordinario; 131 nel Friuli Venezia Giulia; 37 in Sicilia (di cui 1 capoluogo di provincia) e 18 in Sardegna, di cui 2 capoluoghi di provincia. In caso di ballottaggio, per l’elezione dei sindaci nei comuni superiori ai 15 mila abitanti e in quelli sino a 15 mila abitanti – in questi ultimi solo in caso di parità di voti tra i due candidati che hanno ottenuto il maggior numero di voti – si voterà domenica 8 giugno.

Lo scrutinio dei voti per il Parlamento europeo – composto da 751 deputati rappresentanti gli oltre 500 milioni di persone che vivono nei 28 Stati membri dell’Unione Europea – inizierà a partire dalla sera di domenica, subito dopo la conclusione delle operazioni di voto e l’accertamento del numero dei votanti.

Dove sono previste le elezioni regionali e comunali, lo scrutinio partirà  lunedì 26 maggio, dando la precedenza allo spoglio delle schede per le elezioni regionali. Giá la sera di domenica, in appositi seggi istituiti presso le corti di appello di Milano, Venezia, Roma, Napoli e Palermo, si procede anche allo scrutinio delle schede votate dagli elettori residenti negli altri Paesi dell’Unione europea.

– ELEZIONI EUROPEE – L’elettore, al momento della votazione, riceverà un’unica scheda, di colore diverso a seconda della circoscrizione elettorale nelle cui liste è iscritto: grigio per l’Italia nord-occidentale (Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Lombardia); marrone per l’Italia nord-orientale (Veneto, Trentino-Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia, Emilia Romagna); rosso per l’Italia centrale (Toscana, Umbria, Marche, Lazio); arancione per l’Italia meridionale (Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria); rosa per l’Italia insulare (Sicilia, Sardegna).

Il voto di lista si esprime tracciando sulla scheda, con la matita copiativa, un segno sul contrassegno corrispondente alla lista prescelta. Ciascun elettore può anche esprimere voti di preferenza. Il voto di preferenza deve essere espresso esclusivamente per candidati compresi nella lista votata. È possibile esprimere fino a un massimo di tre voti di preferenza per candidati di una lista. Nel caso di tre preferenze espresse, queste devono riguardare candidati di sesso diverso, pena l’annullamento della terza preferenza. Un solo voto di preferenza può essere espresso per un candidato delle liste rappresentative delle minoranze di lingua francese della Valle d’Aosta, di lingua tedesca della provincia di Bolzano o di lingua slovena del Friuli Venezia Giulia, che sia collegata ad altra lista presente in tutte le circoscrizioni nazionali.

ELEZIONI COMUNALI – I capoluoghi di provincia chiamati ad eleggere il sindaco e il consiglio comunale sono ventisette: Biella, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli, Bergamo, Cremona, Pavia, Padova, Ferrara, Forlì-Cesena, Modena, Reggio Emilia, Firenze, Livorno, Prato, Perugia, Terni, Ascoli Piceno, Pesaro e Urbino, Pescara, Teramo, Campobasso, Bari, Foggia, Potenza, Caltanissetta, Sassari, Tortolì. Per le elezioni nei comuni la scheda di votazione è di colore azzurro; per le elezioni regionali in Abruzzo e in Piemonte la scheda è di colore verde.

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