Comunali: corsa verso ballottaggi, candidati Pd avanti

ROMA  – Comunali col brivido: la maggior parte dei verdetti delle sfide che domenica scorsa hanno interessato ben 27 capoluoghi di Provincia, tra cui 5 di Regione, è stata rimandata a domenica 8 giugno con il timbro del ballottaggio. Ma la domenica quanto mai positiva per il Pd trova conferma nel numero di Municipi sul cui scranno più alto siederà un esponente dem, che rappresenta largamente il simbolo risultato più vincente. Intanto la partita delle amministrative rivela una coda al vetriolo a Campobasso, dove lo spoglio è stato bloccato per questioni legate allo spoglio delle schede. E, in attesa della probabile deriva verso la carta bollata, si è fatto ricorso al parere della Commissione elettorale.

Intanto i numeri: sono 17 su 27 i Comuni capoluogo andati al ballottaggio. Tra questi tutti quelli piemontesi (vale a dire Biella, Verbania e Vercelli), tutti quelli lombardi (Bergamo, Cremona e Pavia), l’unico del Veneto (Padova), uno in Emilia Romagna (Modena), uno in Toscana (Livorno) e due su due in Umbria (Perugia e Terni).

In Abruzzo Pescara e Teramo sono andate al ballottaggio (nella seconda la commissione centrale elettorale lo ha decretato ieri in tarda serata); stand-by invece a Campobasso, dove al momento si registra lo stop dello scrutinio. Al ballottaggio sono andate anche Bari e Foggia e Potenza e Caltanissetta.

La geografia politica registra al momento 7 Comuni a guida centrosinistra, che ha guadagnato lo scranno di Prato, dove Matteo Biffoni (Pd) è riuscito a imporsi sul candidato di centrodestra Roberto Cenni. Il centrodestra è invece riuscito a confermare il proprio sindaco a Ascoli Piceno (con Guido Castelli che è stato riconfermato dai suoi concittadini) e a Tortolì, in Sardegna, dove Massimo Cannas ha sostituito il collega di coalizione Vincenzo Basciu.

Tra i fatti salienti di queste elezioni spicca la novità di Livorno, una delle città più ‘rosse’ d’Italia e una roccaforte per oltre 60 anni della sinistra. Invece l’esito delle urne ha rimandato il candidato del Pd Marco Ruggeri, già segretario locale dei Ds, al ballottaggio dell’8 giugno, quando si saprà chi uscirà vincitore nella sfida con l’ingegnere aerospaziale del Movimento 5 Stelle Filippo Nogarin (anche se quest’ultimo ha ottenuto il 19% dei voti contro il 40 del candidato dem).

Un atro neo nella giornata storica di Matteo Renzi può essere l’esito della sfida a Padova tra Ivo Rossi, che era anche il sindaco uscente dopo l’uscita anticipata di Flavio Zanonato per incarichi di governo. Festa rovinata per una rielezione che in molti davano per scontata.

Invece con il capogruppo della Lega al Senato, Massimo Bitonci, la partita è stata durissima e il rappresentante dem è soltanto riuscito a sfiorare il 34% dei consensi, peraltro contro il quasi 32 dell’esponente del Carroccio. Rebus risolto infine a Teramo: ieri in serata è stato comunicato l’esito della ripetizione dello scrutinio delle ultime 80 sezioni e la commissione elettorale centrale non ha mutato la percentuale del sindaco uscente Maurizio Brucchi, che dunque resta al 49,8% (la sua sfidante di centrosinistra sarà Manola Di Pasquale), e quindi si andrà al ballottaggio.