2 giugno: 3.500 a parata, bagno di folla per Renzi, M5s assenti

ROMA. – La passeggiata del premier Matteo Renzi da Palazzo Chigi ai Fori Imperiali tra selfie, caffè ed high-five. Il tailleur fucsia sgargiante del ministro per le Riforme Maria Elena Boschi in tribuna. L’assenza di esponenti grillini e leghisti. Il ritorno dei corazzieri a cavallo dopo l’ultima edizione da ‘appiedati’. E delle Frecce Tricolori. L’applauso ai due marò al passaggio della brigata San Marco. Sono alcune cartoline della parata militare per la 68/a Festa della Repubblica. La prima di Renzi premier. E di un ministro della Difesa donna, Roberta Pinotti. La nona per il capo dello Stato Giorgio Napoletano, che alla fine ha parlato di cerimonia “impeccabile”. RENZI A PIEDI TRA SELFIE E CAFFE’ – Il primo appuntamento della giornata è fissato alle 9.15 all’Altare della Patria per l’omaggio di Napolitano al monumento del Milite Ignoto. Ad attendere il capo dello Stato al Vittoriano, i presidenti di Senato e Camera, Pietro Grasso e Laura Boldrini. Dopo un pò arriva anche Renzi, completo blu scuro e cravatta in tinta. Niente auto blu per lui, che ha preferito una passeggiata nel centro di Roma (stessa cosa ha fatto poi al termine della manifestazione), segnata da strette di mano, incitamenti (“Non mollare, ti aiutiamo noi”) e selfie. Dopo la deposizione della corona d’alloro, c’è stato anche il tempo per la sosta in un caffè a piazza Venezia per il premier, Grasso ed il presidente della Corte Costituzionale, Gaetano Silvestri. Bisogna risalire all’epoca Berlusconi, prima delle ultime due edizioni dei ‘sobri’ Enrico Letta e Mario Monti, per trovare un altro premier disposto al bagno di folla del 2 giugno. Anche Boldrini si è fermata a salutare gli spettatori dietro le transenne, tra cui due amici dei militari trattenuti in India che indossavano una maglietta con la scritta ‘Marò liberi’. “Li riporteremo a casa”, ha promesso la presidente della Camera. BOSCHI IN FUCSIA, M5S ASSENTI – Nella tribuna autorità – affollata come di consueto da abiti scuri ed ‘istituzionali’ – spiccava il completo fucsia di Maria Elena Boschi, una tonalità accesa che ha ricordato l’azzurro elettrico del vestito indossato dal ministro per le Riforme al Quirinale in occasione del giuramento del Governo. Insieme a Boschi e Pinotti, presenti anche altri due ministri, Federica Mogherini ed Angelino Alfano. C’erano ovviamente tutti i vertici delle forze armate, il capo della polizia, Alessandro Pansa ed il comandante generale dei carabinieri, Leonardo Gallitelli. Assenti invece gli esponenti M5S. “Le forze armate – ha spiegato il deputato stellato Massimo Artini – sono una componente istituzionale importante, ma lo Stato è del popolo. Per questo oggi abbiamo deciso di non aderire alla parata, poiché questa non esprime tutte le componenti del nostro Stato”. SFILANO IN 3.500, RICORDO GRANDE GUERRA – La sfilata parte alle 10, divisa in sette settori tra presente e futuro. Tra il ricordo della Grande Guerra nel centenario, con le uniformi storiche indossate dai militari, ed il pensiero rivolto all’imminente semestre di presidenza italiana dell’Unione Europea, con gli stendardi delle missioni Ue bene in vista. E poi il momento dei marò, con il passaggio della brigata San Marco e l’annuncio dello speaker salutato con un applauso dalle tribune a Massimiliano La Torre e Salvatore Girone. A concludere il volo della Pattuglia acrobatica nazionale, che ha lasciato la scia tricolore nel cielo della Capitale. “La manifestazione di oggi – è il messaggio del ministro Pinotti – dimostra che è possibile coniugare il senso della misura all’enfasi dei valori più alti della nostra Repubblica”. (Massimo Nesticò/ANSA)

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