Napolitano, cresce fiducia italiani, sono soddisfatto

ROMA. – Cresce la partecipazione, si respira nuova fiducia e si colgono i primi refoli di serenità. Per questo ora è essenziale agganciarsi alla crescita e spingere al massimo il treno delle riforme. E’ ”soddisfatto” Giorgio Napolitano di questo 2 giugno, della grande partecipazione popolare alle cerimonie romane, di questo “rafforzato sentimento nazionale” che ha colto personalmente tra i cittadini. Due sono le parole chiave del presidente della Repubblica in questi giorni: ‘riforme’ e ‘fiducia’ nel futuro. Il capo dello Stato è sempre più convinto che si debba lavorare anche sul ‘mood’ del Paese per liberare energie contratte, per rimettere in circolo risorse bloccate in attesa di tempi migliori. Un ruolo di ‘moral suasion’ verso il Paese che Napolitano accompagna con il pungolo costante nei confronti di Governo e Parlamento affinchè colgano in pieno il messaggio uscito dalle urne domenica scorso. In primis “l’irreversibilità” dell’integrazione europea, proprio quest’Europa indebolita – in attesa che vengano rinnovati tutti i suoi vertici – che oggi ha snocciolato le consuete ‘pagelle’ consegnando all’Italia un rapporto in chiaroscuro che lascia ampi margini di manovra al premier. Poi, le riforme. Tante, ”strutturali” e veloci. “E’ tempo di soluzioni, non di nuove inconcludenze”, ha detto solo ieri con estrema chiarezza. Oggi, festa della Repubblica, il presidente spinge invece sul tasto della fiducia impressionato dalla partecipazione dei cittadini alle cerimonie del 2 giugno: “mai vista tanta folla”, osserva con i giornalisti al termine di una passeggiata nei giardini del Quirinale invasi da oltre 18 mila visitatori in poche ore. “Oggi c’era veramente una folla che non avevo mai visto. Una grande serenità, un popolo sorridente e, nonostante le difficoltà e le sofferenze per molti, fiducioso”, ha sottolineato il capo dello Stato. “E’ stata una giornata per me di grande soddisfazione, di grande respiro e rinnovata speranza per il futuro”, ha subito aggiunto ripensando anche al successo della tradizionale parata militare ai Fori imperiali in compagnia del premier Matteo Renzi. E in quell’occasione ha ribadito il ruolo essenziale delle Forze armate per difendere il Paese e la Repubblica: “nel mondo della competizione economica e della globalizzazione gli strumenti militari dei paesi democratici sono chiamati ad assolvere compiti vitali di dissuasione, prevenzione e protezione per la sicurezza dei cittadini e a tutela della legalità”. (Fabrizio Finzi/ANSA)