Aereo scomparso, 5 milioni di dollari per la verità

ROMA. – A tre mesi dalla notte maledetta in cui il volo 370 della Malaysian Airlines scomparve nel nulla con 239 persone a bordo, i familiari dei passeggeri lanciano una campagna di raccolta fondi da ben 5 milioni dollari per trovare la verità su quella notte. Una somma notevole, che dovrebbe incoraggiare una ‘gola profonda’ – se mai ci fosse – a farsi avanti e a rivelare che fine abbia fatto veramente il volo 370. L’iniziativa lanciata dai familiari dei dispersi si intitola ‘Reward MH370’ e dovrebbe partire a breve sulla piattaforma per la raccolta fondi ‘Indiegogo’. Una società di investigazione internazionale si occuperà di verificare la credibilità dei contatti e collaborare con le autorità nelle ricerche. “E’ un mistero senza precedenti nella storia dell’aviazione civile, dobbiamo lavorare come una comunità per arrivare alla verità, all’aereo, ai passeggeri”, ha detto Ethan Hunt, il leader del progetto citato dai media internazionali. Le ricerche dell’aereo sono state sospese a fine maggio a causa di difficoltà tecniche che hanno imposto il ricorso a nuovi macchinari per l’esplorazione sottomarina, ma dovrebbero riprendere entro i prossimi due mesi. L’audace progetto di raccolta fondi è partito da un uomo d’affari australiano che vive a Hong Kong, Ethan Hunt, che non ha alcun legame con i passeggeri scomparsi. “Sono partito con l’idea di una raccolta fondi per finanziare una ricompensa – ha spiegato Hunt in un’intervista alla Bbc – Ci sono volute 8 settimane per prendere contatto con le famiglie dei passeggeri scomparsi. In principio, nessuno era interessato, ma poi un paio di loro hanno aderito…”. Hunt è convinto che qualcuno sappia come sono andate veramente le cose, ma che non abbia interesse a parlare. Da qui l’idea di una ricompensa a chi è disposto a dare informazioni. Il denaro ricavato con la raccolta fondi, spiega Hunt, servirebbe “per incoraggiare un informatore a farsi avanti”. Perché “da qualche parte, qualcuno conosce le risposte a quello che è successo a quell’aereo e, eventualmente, dove potrebbe essere finito”, spiega ancora l’australiano, aggiungendo che quel qualcuno potrebbe essere legato ai servizi segreti o alle reti terroristiche. Cinque milioni fanno gola a tutti. (Arabella Marconi/ANSA)

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