Mondiali: Prandelli, “Balotelli-Immobile? Tutto è possibile”

MANGARATIBA (RIO DE JANEIRO). – Cinque giorni, e le carte saranno scoperte. Cinque giorni al primo Mondiale. Non solo di Balotelli, Cassano, Immobile. Cesare Prandelli è curioso di scoprire dove può arrivare la sua Italia, costruita tra gli scetticismi per un’avventura che è una prima assoluta anche per lui. “Trapattoni dice che l’allenatore della nazionale è un condannato a morte e non sa l’ora della sua esecuzione, ed io mi ci riconosco – racconta dal ritiro di Mangaratiba – Anche perché il Trap è il prototipo di chi è sempre lì sul punto, e non è mai morto…”. Qualche campana poco favorevole arriva dall’Italia, e il commissario tecnico confessa di non stupirsi per nulla, in fondo “chi si ricorda quando è l’ultima volta che la nazionale è partita tra l’entusiasmo e il favore del pubblico? Siamo fatti così…”‘. Ma non è solo per sottrazione se, col debutto di Manaus oramai in vista, l’ottimismo continua a prevalere nonostante i passi falsi. “‘Abbiamo lavorato bene: i giocatori hanno benzina per arrivare fino in fondo. Ai tifosi in Italia posso solo dire: siamo pronti. Non ci sono più scuse, siamo alla svolta”. Il primo di quei tifosi si chiama Giorgio Napolitano. E da lui è arrivato l’invito a non accontentarsi. “E’ uno degli uomini più saggi che abbiamo, possiamo solo ascoltarlo: non ci accontenteremo. D’altra parte, il Brasile ci ha ‘adottato’ già dalla Confederations anche per questo: ha riconosciuto in noi un’Italia diversa, amante del gioco”. Ora, in fila uno dietro l’altro, ci sono gli ultimi nodi da sciogliere: Balotelli o Immobile, oppure i due insieme; gli errori in difesa; l’affinamento della preparazione; la gestione di Cassano riserva, una contraddizione in termini per il suo ego. Per ogni domanda, Prandelli sembra avere una risposta: come dire, la convinzione di avere l’Italia giusta è reale, non nasconde preoccupazioni. Si comincia dall’attacco: “Immobile titolare? Tutti i 23 lo sono potenzialmente – il dribbling sul possibile nuovo Schillaci – Col nostro centrocampo, vederlo insieme a Balotelli è un po’ difficile. Ma tutto è possibile. Con lui al posto di Mario, invece, non cambierebbe nulla”. Tradotto: contro l’Inghilterra il n.9 è ancora in vantaggio per giocare come unica punta, ma il centravanti del Dortmund è una valida alternativa. “La sana competizione ci farà molto bene: i giovani hanno mostrato di avere entusiasmo e fame, è quel che ci serviva”. Una corsa al posto senza complicazioni è invece l’auspicio per Cassano: fuori dal giro azzurro fino a 40 giorni fa, entrato all’ultimo minuto ma costretto al ruolo di uomo dell’ultima mezzora. I ‘boatos’ di insofferenze di Fantatonio dentro il ritiro sono frenati dal Club Italia, però il messaggio di Prandelli è esplicito: ”Tutti sanno dall’inizio quale è il loro ruolo – precisa – e tutti devono capire di potere essere importanti anche per soli 5′: creare problemi ora perché non si gioca sarebbe un harakiri. Ciascuno deve essere tifoso del proprio compagno, è il Mondiale di tutti: ogni scelta sarà accettata con amore per l’azzurro”. Delicato il capitolo difesa: “Non prendere gol non è solo un problema dell’Italia, ma di ogni squadra al Mondiale – ammette il ct – Certo, quando ne subisci tre come col Fluminense un pensiero lo fai: ma ieri sono nati da errori personali, non di concetto. D’ora in poi, basta errori di ‘concetto’, su quelli individuali nessuno ha garanzie. E in ogni caso, diciamo che il nostro obiettivo e’ fare qualche gol in più di quelli subiti”. Resta la convinzione di “aver voltato pagina” col test di Volta Redonda. Perché da oggi comincia la preparazione leggera, quella per mettere velocità nelle gambe; perché Paletta e Barzagli hanno mostrato di aver superato i problemi fisici; perché Darmian ha confermato di poter giocare, sia a destra sia a sinistra. Soprattutto, perché la prima ora di test col Fluminense ha convinto Prandelli. L’Italia giovane, quella di 17 azzurri alla prima volta, gli piace e non solo per Verratti (ieri fermo per una febbre): “Questi ragazzi hanno voglia di fare, di stupire: sono un’idea di futuro. Speriamo facciano un mondiale fantastico – chiude Prandelli – sarebbe una garanzia per tutti nei prossimi tre”. Ma il futuro è già qui, a soli cinque giorni. (dell’inviato Francesco Grant/ANSA)

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