Onu: Italia, contro criminalità organizzata risposta globale

NEW YORK. – “La lotta contro la criminalità organizzata transnazionale è uno dei temi all’ordine del giorno alle Nazioni Unite. Dobbiamo continuare a costruire sulle strategie e sinergie che sono in vigore, facendo un uso migliore di ciò che già esiste e lavorare insieme per renderlo più efficace”: lo ha detto l’ambasciatore Sebastiano Cardi, rappresentante permanente al Palazzo di Vetro, nel corso di un evento di alto livello su ‘Rule of law, prevenzione del crimine e giustizia penale nell’Agenda di sviluppo dell’Onu post-2015′, organizzato dall’Italia con Qatar e Thailandia. Al dibattito ha preso parte anche il vice segretario generale delle Nazioni Unite, Jan Eliasson. “Il crimine influenza direttamente tutti gli Stati membri, indebolisce la loro capacita’ di provvedere al benessere dei cittadini – ha affermato Cardi – Colpisce la stabilita’ e la sicurezza di un Paese, la crescita economica, lo sviluppo sociale e i diritti umani”. “Criminalita’ e violenza sono, per molti aspetti, un problema di sviluppo – ha aggiunto l’ambasciatore – E abbiamo bisogno di una risposta comune e globale a questo flagello”. Per questo, a suo parere, promuovere la giustizia e lo stato di diritto, combattendo contro le minacce che li insidiano – in particolare criminalita’ organizzata transnazionale, traffico illecito e corruzione – e’ un aspetto che dovrebbe riflettersi in ogni programma di sviluppo post-2015, se si vogliono fare progressi efficaci. “A questo proposito e’ chiaro che gli Stati dovranno cooperare tra loro”, ha sottolineato Cardi, precisando che l’Italia, per esempio, ha organizzato con i suoi partner in America Centrale un progetto di formazione nei settori della polizia di frontiera e del controllo alla dogana. “Inoltre – ha concluso – abbiamo recentemente istituito un programma da cinque milioni di euro in El Salvador per affrontare il problema della criminalita’ minorile, in particolare concentrandoci sulla prevenzione e sulla riabilitazione”.