Mondiali: Uruguay vola in Brasile, sognando lo sgambetto del 1950

MONTEVIDEO. – La nazionale uruguaiana è partita oggi verso il Brasile, accompagnata da centinaia di supporter che hanno acclamato i giocatori fino all’aeroporto di Carrasco in un clima di festa e di ricordo delle glorie passate della “celeste”, intonando l’inno più amato da queste parti: “Torneremo ancora una volta, torneremo ad essere campioni, come la prima volta”. Come se non bastassero le evidenti allusioni al primo Mondiale vinto dall’Uruguay – cioé il titolo iridato vinto dopo la finale sull’Argentina per 4 a 2 nel mitico Estadio Centenario – per l’occasione erano presenti anche tantissimi tifosi travestiti da “fantasma del Maracanà”, in ricordo della storica vittoria dei “charruas” contro il Brasile nella finale dei Mondiali del 1950, gli ultimi organizzati finora dal potente vicino del Nord e che ancora aleggia come un incubo nella storia del calcio verdeoro. La squadra volerà fino a Belo Horizonte, per poi percorrere gli ultimi 76 km fino al “bunker celeste” organizzato a Sete Lagoas, piccola località dello stato di Minas Gerais. Le speranze per la squadra dell’Uruguay 2014 sono alte, dopo il quarto posto ottenuto in Sudafrica – una posizione che non raggiungeva da Messico 1970 – e le performance nell’ultima stagione delle sue stelle: Luis Suarez, che e’ anche il capocannoniere della nazionale – nel Liverpoolm ed Edinson Cavani nel Paris Saint-Germain, oltre a due altri storici giocatori della nazionale, Diego Forlan e Diego Lugano, protagonisti non solo in Sudafrica 2010 ma anche nella Coppa America 2011, la 15/ma vinta dalla “celeste”. L’unica ombra di dubbio che minaccia l’ottimismo “charrua” è lo stato fisico del goleador del Liverpool, reduce da un processo riabilitativo dopo l’operazione al ginocchio sinistro lo scorso 22 maggio: da sabato scorso, il giocatore ha iniziato la fase finale del suo allenamento speciale, ma comunque il “Maestro” Oscar Tabarez esclude che possa scendere in campo contro il Costa Rica, sabato prossimo nell’esordio mondiale.

Lascia un commento