Renzi, non mi preoccupa il Pd ma i problemi dei cittadini

PONTASSIEVE (FIRENZE). – Matteo Renzi non vuole proprio che le beghe interne al Partito democratico mettano a rischio il lavoro fatto fino ad oggi e quello impostato. Ma non è preoccupato per la fronda interna esplosa con il caso Mineo e degli altri dissidenti: “Settimane semplici nel nostro partito non ne ricordo”. Avverte chi sembra voler mettere il freno a lui e al Governo: “Possono dire quello che credono” ma, “con il 41% alle europee, il problema non è continuare a inseguire le preoccupazioni di minoranza o maggioranza del Pd, ma rispondere ai cittadini”. Rispondere alle esigenze degli italiani per lui è l’obiettivo tanto che anche quanto successo a Venezia, con lo scandalo sul Mose, deve essere un esempio, spiega in un’intervista rilasciata al Tg5 in cui risponde pure a Grillo che oggi lo invita a un incontro. Giorgio Orsoni, sindaco di Venezia, ha sbagliato, “lo ha riconosciuto, ha patteggiato” aggiunge Renzi. E siccome è uno del Pd, il segretario è ancora meno disposto di sempre a fare sconti: “A casa”, dice, e “che serva anche agli altri”. “Chi sbaglia paga”, ribadisce, perché il Pd non può lamentarsi solo quando questo succede a qualche politico degli altri partiti, deve poterlo fare sempre, “direi di più, quando tocca ad uno di noi”. L’unico momento che il Premier oggi concede al lavoro, durante il weekend in famiglia che ha deciso di trascorrere al ritorno dal viaggio in Oriente e dopo l’assemblea del Pd, per Renzi diventa l’occasione per ribadire punti fermi: i cittadini vogliono le riforme istituzionali, come le vuole lui, e come ora sembrano volerli tutti, anche la Lega e il Movimento 5 stelle. Cosa che “fa un po’ ridere – spiega – visto che fino a 3/4 settimane fa sembrava che le volesse solo il Pd. Meglio così: siamo disposti a discutere con tutti”. E’ coinvinto che il patto con Berlusconi “regga”, e non vuole “giochini strani o accordi segreti”. Per questo a Grillo e Casaleggio, alla loro proposta di incontro sulle riforme, così come la Lega, risponde di sì “ma questa volta lo streeming lo chiediamo noi”. Un messaggio per il leader di M5S: tutto deve avvenire alla luce del sole. “Di fronte agli italiani le nostre proposte sono chiare – prosegue il Presidente del Consiglio -. Chi ci sta a scrivere le regole del gioco insieme fa un piacere all’Italia e noi siamo pronti a discutere con tutti”, anche con Grillo, con le sue “sorprese. E’ uno con cui non si si annoia”. L’importante è far ripartire il Paese, perché anche all’estero c’è una gran voglia d’Italia, un paese “che deve smettere di stare a piangere” e sapere, invece, che “ce la può fare e ce la farà”. Un po’ come gli Azzurri che, all’esordio del Mondiale in Brasile contro l’inghilterra, partita che Renzi ha visto “fino all’ultimo” la notte scorsa, hanno vinto “con cuore e cervello” anche se, per vincere il Mondiale, “ci vuole anche un’altra parte del corpo… mi riferisco ai piedi”, conclude sorridendo, prima di fare un plauso a tutti e principalmente a Cesare Prandelli che, prima di essere un bravo ct, “è una persona straordinaria”. (dell’inviato Domenico Mugnaini/ANSA)