Mondiali: Costa Rica momento magico, ma ora c’è Italia

SANTOS (BRASILE). – “Grazie a Dio abbiamo fatto questa grande partita contro l’Uruguay. Ma ormai è il passato. Il presente è l’Italia, una grande squadra. E’ difficile, non impossibile”: sembra in trance Taylor Navas, portiere della Costa Rica dei miracoli. Come lo erano i suoi compagni in allenamento, tutti mano nella mano attorno al guru, il ct colombiano Jorge Luis Pinto. Tutto nel ritiro costaricano di Santos contribuisce a quest’atmosfera magica che si respira attorno alla squadra, compreso il luogo, sacro al football: lo stadio di sua maestà Pelè, “‘o Rey”, poi – più modestamente e molto meno a lungo – anche dell’idolo di oggi, Neymar. “Sentiamo che ci porterà fortuna – confida Paulo Wanchope, il cannoniere di sempre ai Mondiali per la Costa Rica, oggi vice del ct Pinto – allenarci nella casa dei grandi ci dà una motivazione in più, usare i loro spogliatoi…i giocatori riconoscono qualcosa di speciale e si ispirano a Pelè e ai grandi campioni che sono passati di qui”. Fede, ispirazione e magia, ma anche tanta serietà e concentrazione, queste le parole d’ordine in casa costaricana: “l’Italia gioca in modo diverso dall’Uruguay, lo abbiamo capito, abbiamo visto molte partite degli azzurri, ma noi abbiamo la possibilità di diverse varianti al nostro gioco. Balotelli? E’ rapido, tecnico, ha una grande creatività, ha grande capacità di giocare per la squadra. Noi siamo contentissimi di giocare contro questi campioni, i migliori del mondo. Sappiamo che sarà più dura, avremo addosso gli occhi di tutti, ma i ragazzi sono tutti professionisti, giocano in Europa, hanno mostrato talento e possono farcela”. Un concetto sviluppato poi dal portiere del Levante, Taylor Navas, che ieri non si è allenato per un piccolo infortunio ma oggi era al suo posto, ansioso di giocare di fronte al suo idolo Gigi Buffon: “è un grande per tutti quelli che l’hanno conosciuto, io lo seguo da anni. Contro l’Italia per noi è difficile, più difficile dell’Uruguay, ma non impossibile. Noi siamo tutti molto uniti, nella buona e nella cattiva sorte, giochiamo uno per l’altro. E abbiamo grande fiducia in noi stessi”. Insiste sulla serietà: “non dobbiamo commettere sbagli, in un Mondiale nessuno ti fa regali. Ma dobbiamo stare concentrati e comunicare molto fra noi, aiutarci fra noi”. Fiducioso anche Roy Miller, centrale di difesa che gioca nei Red Bulls di New York: “faremo una grande partita. Ne parliamo tanto fra noi, sappiamo che è molto importante, che l’Italia è fortissima e ha grandi attaccanti, ma non c’è nessuna ansia”. L’eroe del momento, Joel Campbell, si è nascosto, concedendosi soltanto alla sua Fernanda, fidanzata incontrata sui banchi di scuola e prima sua tifosa. Ha ottenuto di averla con sé in ritiro, sono inseparabile, lui non fa niente senza l’appoggio di lei. Soprattutto adesso che Fernanda Mora ha il pancione, prontamente mimato durante l’esultanza da Joel dopo il gol contro l’Uruguay. Un motivo in più che ha il centravanti per continuare a tener vivo il miracolo Costa Rica, insieme alla speranza – ormai molto di più – di tornare da vincitore a vestire la maglia dei Gunners dell’Arsenal. (dell’inviato Tullio Giannotti/ANSA)

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