Maduro: “Solo io decido la politica economica del Paese”

CARACAS – L’occasione é stata offerta dall’inaugurazione di un deposito nello Stato Aragua. Il presidente della Repubblica, Nicolás Maduro, é stato categorico nell’affermare che é il capo dello Stato chi detta le linee strategiche in materia economica.

– La nuova offensiva economica – ha sottolineato il presidente Maduro – é una strategia che disegno personalmente. La penso, la studio e l’applico. Le decidioni sono mie e solo mie. Non permetto che altri possano condizionarle.

Il capo dello Stato, accompagnato dal ministro dell’Istruzione, Héctor Rodríguez; dal ministro della Salute, Francisco Armada; e dalla consorte, Cilia Flores, ha risposto quindi indirettamente alle accuse mossegli dagli ex ministri, Jorge Giordani e Héctor Navarro.

– Questi personaggi che si considerano di sinistra – ha accusato il capo dello Stato – non hanno alcun ritegno. Ci attaccano nel momento in cui i nemici cercano di tagliarci la testa. La storia si incaricherá di giudicarli.

Poi ha rincarato la dose:

– Conosco tante veritá; veritá che faró pubbliche al momento giusto e che permetteranno di smascherare coloro che ora cercano di confondere i cittadini; chi, con la sua condotta, solo incoraggia le forze dell’estrema destra. C’é chi si spaccia per  persona di sinistra per nascondere ció che come ministro non ha mai fatto.

La contestazione della leadership di Nicolás Maduro cresce fra gli altri eredi di Hugo Chávez. La protesta cova tra coloro che pur da sinistra criticano l’azione di governo. Dopo il duro j’accuse di Jorge Giordani, uno dei padri del socialismo bolivariano, é stato il turno di Hector Navarro, ex ministro dell’Energia e Istruzione. Questi ha chiesto al presidente di “comportarsi da statista” e di accettare le denunce di corruzione nella sua amministrazione.

“Non ci sarà nessuna risposta alle denunce di Giordani? Ci limiteremo a segnalarlo come un traditore, per non dover discutere quanto ha detto?”, si é chiesto Navarro in una lettera aperta pubblicata dal sito chavista Aporrea.org, lo stesso che aveva ospitato la lunga e polemica lettera aperta di Giordani dopo il suo allontanamento dal governo.

Tra gli ex  collaboratori di Chavez, sono in molti a chiedersi se bisogna considerare traditori “chi denuncia la assegnazione di dollari a ‘aziende da valigetta’” (società fittizie create per ottenere valuta, ndr) e propone strumenti per evitare queste e altre manifestazioni di corruzione.

Maduro, sottolinea Navarro “deve fare una riflessione alla presenza di tutti noi e agire in base alla sua responsabilità di statista, accettando questa enorme sfida”, dimostrando “nobiltà” nel “rivendicare la figura del compagno Giordani”, perché “la Rivoluzione si rafforza con la verità, con la sincerità, con la trasparenza”.

Le crepe che emergono oggi tra le file degli chavistas sono additate con forza dall’opposizione che insiste nella necessitá di indagare seriamente sulle denunce dell’ex ministro italo-venezuelano, Jorge Giordani che, a detta dei leaders antigovernativi, ha messo il dito nella piaga.

 

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