Mondiali: Van Gaal, mia Olanda sfida il Messico e il clima

BELO HORIZONTE (BRASILE). – Le allucinazioni vorrebbe farle venire agli altri, ma rischia di finirci dentro. Il ct dell’Olanda Louis Van Gaal teme che il fattore climatico possa indirizzare in modo decisivo la partita dei suoi di domani contro il Messico a Fortaleza, per gli ottavi di finale del torneo iridato. Il problema è che nella capitale del Cearà è inverno ma il termometro segna 32 gradi, temperatura prevista anche per le 13 di domani, quando verrà dato il calcio d’inizio e anche il tasso di umidità schizzerà a livelli intollerabili. Come se non bastasse, c’è il problema del campo non in buone condizioni, al punto che per preservarlo la Fifa ha vietato alle due squadre di svolgervi l’allenamento di rifinitura. Così il tecnico dell’Olanda, pur fiducioso di poter comunque vincere (“la mia squadra ha un bel potenziale, e possiamo fare una grande partita e passare ai quarti”), mette le mani avanti e avvisa la Fifa. “Far disputare una partita in queste condizioni non mi sembra normale – dice Van Gaal – e l’umidità è talmente alta che condizionerà la partita. E’ inutile voler sostenere il contrario. I messicani saranno più abituati di noi a situazioni del genere, e mi ricordo che una volta, giocando proprio in Messico con l’Ajax in condizioni climatiche come queste, i miei non riuscivano neppure a raggiungere la palla”. “Una cosa è certa – sottolinea il tecnico degli arancioni -: ci vorranno i timeout, e noi se sarà il caso li chiederemo. In una partita del genere un calciatore può arrivare a perdere 4 chili e, se non beve molto, si disidrata e gli vengono le allucinazioni. Non so chi abbia avuto questa idea di giocare alle 13, comunque ci dobbiamo adattare a decisioni passate sopra le nostre teste”. Meno preoccupato appare il Messico, in cui giocatori hanno svolto la rifinitura in un clima di assoluto relax, sicuri di poter fare ancora bene. Alcuni calciatori, come Peralta e il ‘Chicharito’ Hernandez, si sono anche concessi ai tifosi per foto e autografi, per vivere fino in fondo l’atmosfera di un Mondiale certamente bollente ma ricco anche di entusiasmo straripante da parte della ‘torcida’. E forse proprio questa spensieratezza, unita al sentimento di non aver nulla da perdere che ha già dato frutti contro il Brasile, è l’asso nella manica della formazione del ct Herrera, l’uomo che in pochi mesi ha trasformato un ‘Tri’ che sembrava alla deriva e invece ora trascina all’entusiasmo i suoi tifosi, tornati in buon numero in quella Fortaleza dove hanno già visto i loro beniamini pareggiare con la Selecao. Con la differenza che domani, per battere l’Olanda, almeno un gol bisgnerà segnarlo, “ma vi ricordo – chiosa Herrera – che alla Croazia ne abbiamo fatti tre”.