Mondiali: entusiasmo Argentina, oltre Messi c’è Di Maria

BUENOS AIRES. – C’è il Papa, ‘Dio’ Messi e ora pure un Angelo dal cognome Di Maria. La Selección che fatica e tentenna, ma alla fine vince, sta entusiasmando gli argentini, che dopo la partita di ieri con la Svizzera, e in attesa di quarti con il Belgio, contano di vedere la nazionale nella finale ‘mundial’ con il Brasile. E sognano di vincerla. La striminzita vittoria con gli elvetici ha fatto soffrire tutto il paese, fatto che é oggi al centro dei commenti a Buenos Aires, dove però c’è la convinzione che in un modo o in un altro la nazionale ce la farà. A mettere sotto la lente d’ingrandimento la partita con gli ostici svizzeri, e il fatto di essere scampati alla roulette rigori, è stato Diego Armando Maradona: “l’Argentina si deve svegliare e soprattutto deve smettere di essere ‘Messi-dipendente’ se vuole avere qualche speranza di alzare la Coppa del Mondo nella finale del 13 luglio in programma allo stadio Maracanà”.  Un monito, quello del ‘pibe’, condiviso da tanti tifosi che pur essendo ‘enamorados’ della nazionale albiceleste, sanno bene che in realtà la squadra di Alejandro Sabella non gira come dovrebbe. E che finora le nazionali affrontate fanno parte di una sorta di ‘serie B’ dei mondiali, e cioè Bosnia, Iran, Nigeria e in fondo anche la Svizzera. In un modo o in un altro, le quattro vittorie sono arrivate con tanta sofferenza e ansietà. E quella di ieri è stata addirittura un calvario. Ormai, i difetti di questa Argentina formato ‘mundialista’ che non riesce a vincere in scioltezza sono comunque noti a tutti.  Quella di Sabella è in altre parole una squadra che non sa affrontare le nazionali che si chiudono a riccio e ripartono al contrattacco, con una difesa debolina, una dipendenza assoluta (come afferma appunto Maradona) dai lampi dal genio Messi, e un Fernando Gago che cerca di dettare i tempi a centrocampo, ma che spesso annaspa. Inoltre, dei quattro ‘fantasticos’ due – appunto Messi e Di Maria – hanno confermato di essere i campioni visti nel Barcelona e nel Real Madrid. Ma Gonzalo Higuain non ingrana e il ‘Kun’ Aguero si è infortunato. Nei tanti caffè e per le strade di Buenos Aires l’uomo del giorno oggi è Di Maria, che ieri ha corso “come un treno”, sottolineano i media locali. Forse, pensano e sperano tanti argentini, per arrivare al Maracanà basterà il guizzo di Messi, le maratone e il cuore di Di Maria: oppure l’intesa tra tutti e due, come si è visto nella rete di ieri. Senza dimenticare poi l’esperienza e la solidità di Javier Mascherano.

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