Mondiali: nazionale Algeria dona premio ai bimbi di Gaza

ROMA. – Hanno entusiasmato durante i Mondiali di calcio, ma il loro gol più bello arriva adesso, quando l’avventura brasiliana è ormai terminata. I giocatori della Nazionale algerina hanno infatti deciso di devolvere il premio ricevuto per essere passati agli ottavi della World Cup ai bambini palestinesi di Gaza. “Ne hanno più bisogno loro di noi”, ha spiegato con semplicità Islam Slimani, attaccante e simbolo della squadra nordafricana sulla sua pagina di Facebook la notte scorsa. Così il bonus, 9 milioni di dollari, servirà per aiutare i piccoli della Striscia, chiusa dall’embargo israeliano e, proprio in questi giorni, bombardata dall’aviazione israeliana in risposta ai razzi sparati da Hamas. Il rapimento e l’uccisione dei tre ragazzi ebrei e il rapimento e l’esecuzione, per rappresaglia, di un adolescente arabo a Gerusalemme, hanno fatto salire la tensione alle stelle nella regione e in particolare a Gaza, da sempre il suo punto più critico. Nella Striscia, controllata da Hamas, vivono intrappolati dall’assedio israeliano oltre un milione e mezzo di abitanti, per lo più minori, con una carenza cronica – come denunciano le organizzazioni umanitarie internazionali – di elettricità, generi di prima necessità, medicine. A farne le spese sono per lo più i bambini. E’ di una settimana fa la notizia del piccolo Ali Abd al-Latif al-Awour, di 7 anni, morto dopo tre giorni di agonia per le ferite riportate in un raid israeliano che aveva come obiettivo un miliziano islamista. Su questo sfondo, il gesto di generosità degli algerini ha immediatamente galvanizzato il mondo arabo, e non solo. Dai social network ai giornali sauditi è un coro di complimenti, elogi, ammirazione. “Hanno dimostrato che l’arabità esiste ancora”, chiosa la principale testata Alriyadh. Su twitter e facebook piace e dà speranza il senso civico di Slimani e dei suoi compagni, i quali mostrano un’ immagine dei calciatori ben diversa dagli stereotipi del gossip e dei guadagni milionari. L’Algeria è uscita a testa alta dai Mondiali, capitolando di fronte alla Germania solo ai tempi supplementari e al termine di una partita combattuta e sempre in bilico. La squadra è stata la migliore del continente africano ed è riuscita comunque ad entrare nella “leggenda”, qualificandosi per gli ottavi, mentre nazionali ben più blasonate, come l’Italia e la Spagna, se ne tornavano in anticipo a casa. Le “Volpi del deserto”, come vengono chiamate popolarmente, sono state accolte da eroi in patria. Hanno dimostrato determinazione, bel gioco, forza, energia, organizzazione. Ed ora ricordano al mondo che, oltre ai sogni del calcio, ci sono sofferenze, guerre, tragedie che non possono finire nell’oblio. (Elisa Pinna/ANSAmed)

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