La Cia svela, gli Ufo negli anni ’50? Eravamo noi

NEW YORK. – “Ricordate negli anni ’50 i report su attivita’ insolite nei cieli? Eravamo noi”: con un tweet la Cia mette la parola fine a un giallo durato oltre 60 anni. Quelle strane formazioni luminose piu’ volte avvistate in Europa, soprattutto sopra la Norvegia, che alimentarono le teorie sulla presenza di oggetti volanti venuti da altri mondi. Ebbene, non si trattava di Ufo, ma di esperimenti condotti dall’intelligence Usa con aerei da ricognizione U-2. Fine del mistero, con buona pace degli appassionati di dischi volanti e di chi non ha dubbi sulla presenza degli extraterrestri che aleggiano sulle nostre teste. Uno ‘scoop per il ‘neonato’ account Twitter degli 007 Usa, che in un mese di attivita’ conta gia’ oltre 630.000 follower. Allegato all’ultimo cinguettio della Cia c’e’ la spiegazione di cio’ che avveniva ai tempi della guerra fredda sui cieli del Vecchio Continente, a due passi dall’Unione Sovietica. Si sperimentavano nuovi aerei-spia che volavano oltre i 18.000 metri, una quota fino ad allora irraggiungibile. Per questo i piloti degli aerei commerciali che avvistavano sopra di loro quelle strane luci non sapevano darsi una spiegazione. E anche da terra in molti gridarono agli Ufo, notando – e spesso immortalando – quegli insoliti bagliori in movimento provocati – spiega ora la Cia – dai raggi del sole riflessi da quegli innovativi velivoli. Per decenni tutto e’ rimasto segreto, per coprire il programma di spionaggio portato avanti dall’amministrazione Usa durante la guerra fredda. Ora e’ bastato un tweet per risolvere il giallo. E deludere schiere di ufologi.

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