Allarme Equador per minori allontanati da famiglie in Italia

ROMA. – Allontanati dai genitori per essere affidati ai servizi sociali per motivi di indigenza o a causa di una ”troppo rigida interpretazione della normativa a tutela dei minori”. Il fenomeno dei bambini e adolescenti ecuadoregni divisi dalle loro famiglie in Italia preoccupa il governo di Quito che preferirebbe fossero affidati ai parenti in Ecuador e per questo, oggi da Roma, ha lanciato un appello, chiedendo alle autorità italiane la massima attenzione. Un tema molto caldo a cui la presidenza Correa è molto attenta, ha ricordato il viceministro della Giustizia dell’Ecuador, Nadia Ruiz, intervenendo questo pomeriggio all’Istituto Italiano-Latino americano (Iila). “La nostra Costituzione tutela tutti i cittadini ecuadoregni, compresi quelli che vivono all’estero”. In visita nella capitale da ieri, insieme alla collega, il viceministro per gli Affari Esteri Mobilità, Maria Landazuri De Mora, Nadia Ruiz ha tenuto una serie di incontri istituzionali tra cui quello con il ministro della Giustizia, Andrea Orlando – da cui, ha riferito: “abbiamo ottenuto la massima disponibilità”. Ruiz ha poi incontrato le madri ecuadoregne. Dati ufficiali non ne esistono, “ma l’emergenza coinvolgerebbe circa 30 mila famiglie su una comunità che conta 200 mila cittadini ecuadoregni, da Genova a Milano, a Roma: spesso affidati ai servizi sociali o a Case famiglia. Siamo molto preoccupati per questi giovani e per le loro famiglie”, avverte Ruiz. “Ovunque nel mondo i bambini hanno il diritto di vivere insieme ai loro genitori”. Il nostro obiettivo, ha ricordato dal canto suo l’ambasciatore dell’Ecuador in Italia, Juan Holguin, è “evitare che il rimedio sia peggiore del male”. A oggi, ha continuato, ”in base ai dati in nostro possesso, sono circa 100 i minori colpiti da provvedimenti definitivi di allontanamento”. Un danno ”irreversibile per i bambini allontanati dai propri genitori”, ha detto Holguin. Si tratta di una situazione che riscontriamo soltanto in Italia, ha detto dal canto suo il viceministro per gli Affari Esteri Mobilità, Maria Landazuri De Mora. “Siamo grati per accoglienza che l’Italia ha offerto ai nostri immigrati, dando loro e opportunità, ma chiediamo trasparenza e un maggiore scambio di informazioni con le autorità italiane. In nessun altro Paese esiste questa emergenza, ha poi aggiunto De Mora. “In Spagna i minori separati dai loro genitori vengono affidati ai loro famigliari in Ecuador. Il nostro auspicio è che questo accada anche in Italia. Se le loro madri e i loro padri non sono in grado di provvedere al loro sostentamento, ”la prima scelta deve essere per l’affidamento alle proprie famiglie in Ecuador, anziché affidarli a famiglie italiane loro estranee. Il fattore culturale è determinante”, ha poi concluso il viceministro.

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