Mondiali: la finale dei 2 Papi. “Sono superiori al tifo”

CITTA’ DEL VATICANO. – Non era ancora finita la semifinale tra Argentina e Olanda, vintaai rigori dagli “albiceleste” per 4 a 2, che già cominciava a impazzare il tam-tam di quella che, ai Mondiali del Brasile, doveva diventare la “finale dei due Papi”. Domenica sera, la partita che assegnerà il titolo mondiale e che vedrà opposte Argentina e Germania al Maracanà di Rio de Janeiro, per i più è già una sorta di derby Bergoglio-Ratzinger, con il Papa regnante e il Papa emerito, l’uno argentino e l’altro tedesco, divisi dal tifo e posti su fronti avversi. Gli sforzi continui del Vaticano per accreditare “la piena sintonia” tra papa Francesco e il papa emerito Benedetto XVI vivranno idealmente un momento di crisi. “Quando il diavolo ci mette la coda”, diceva divertito un vescovo, attraversando stamani piazza San Pietro. Sui social network già da ieri sera gira di tutto: vignette, battute satiriche sui due Papi “tifosi”, bonarie provocazioni, piccoli sfottò. Uno per tutti: “Vivo allarme in Vaticano per la finale Germania-Argentina: si temono scontri tra le opposte tifoserie”, con un Ratzinger ornato dai colori teutonici e Bergoglio con la bandiera argentina al posto della fascia che gli stringe la vita. Oppure la foto dei due Papi inginocchiati insieme in preghiera, mentre uno ha in mente la bandiera argentina e l’altro quella tedesca. Persino una stretta di mano tra la Merkel e Bergoglio, in cui il Papa fa il gesto di una vittoria per 3 a 2. E come queste molte altre. In Vaticano, a dire la verità, si tende molto a smorzare i toni. “I Papi sono persone superiori a queste cose: dicono sempre che vinca il migliore”: così il direttore della sala stampa vaticana, padre Federico Lombardi, risponde alla domanda dei giornalisti su che cosa faranno e quale sarà l’atteggiamento di Francesco e di Benedetto XVI domenica in occasione della finale. Il portavoce vaticano ha anche aggiunto: “Non penso che papa Benedetto XVI guardi la partita. Non mi sembra verosimile”. Più probabile, invece, che Bergoglio quanto meno “si informi”, come avrebbe già fatto per la semifinale di ieri con l’Olanda, anche se non è ancora certo che guarderà l’incontro. Si sa che Ratzinger da sempre guarda al calcio con un certo distacco, anche se da ex arcivescovo di Monaco di Baviera ha mantenuto un suo legame con la squadra della città, il prestigiosa Bayern Monaco, e all’occorrenza non rifugge da commenti scherzosi sull’esito delle partite. Per quanto riguarda Bergoglio, invece, la sua è una vera passione, essendo tifosissimo del San Lorenzo de Almagro, il club rossoblu di Buenos Aires attualmente campione d’Argentina, fondato ai primi del ‘900 dal prete salesiano Lorenzo Massa, e di cui è persino tesserato e socio. L’ex arcivescovo della capitale argentina è detentore della tessera numero 88.235 della società sportiva e spesso era presente agli eventi sportivi, prima di essere proclamato Papa il 13 marzo 2013. La società sportiva lo definisce un “fervente tifoso”. E Bergoglio, tra l’altro, riceve continuamente in omaggio maglie, bandiere e gagliardetti di squadre di calcio, in particolare dal suo Paese, che mostra sempre con un certo compiacimento. Incontrandolo prima del mondiale, la presidente brasiliana Dilma Rousseff gli ha strappato la promessa che non avrebbe tifato per nessuna squadra, per non privilegiare nessuno. Ora, però, il Brasile deve accontentarsi della finale per il terzo posto, mentre la “selecion” lotterà per il titolo. E per di più contro una squadra, la Germania, che ha dalla sua un altro Papa! “Francesco non guarda la tv, non ha la tv nel suo appartamento, ma Benedetto sì”, riferisce comunque padre Hugo Ortiz, gesuita argentino, responsabile a Radio vaticana della redazione in spagnolo. “Benedetto chissà – prosegue -, lo inviterà a guardare la partita e forse invece di guardare la partita andranno nella cappella a pregare, uno per la Germania e l’altro per l’Argentina!”. Per un altro gesuita, il tedesco padre Bernd Hagenkord, responsabile della redazione tedesca dell’emittente, “Benedetto non è un tifoso così grande del calcio. Francesco è tifoso ma va a letto molto presto, non so se guarderà la partita, forse sì…”. (di Fausto Gasparroni/ANSA)

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