Gaza: Onu vuole inchiesta e attacca Israele e Hamas

GINEVRA. – Il Consiglio Onu sui diritti umani vuole una commissione di inchiesta che indaghi sulle gravi violazioni nella Striscia di Gaza, dove dall’avvio dell’offensiva militare israeliana contro Hamas “più di 680 palestinesi sono stati uccisi”, in maggioranza civili. E l’Alto commissario Onu per i diritti umani Navi Pillay ha parlato della “forte possibilità” che Israele abbia violato “il diritto internazionale, in un modo che potrebbe configurare crimini di guerra”. Riuniti in sessione straordinaria sulla crisi di Gaza a Ginevra, i rappresentanti dei 47 Paesi membri del Consiglio hanno approvato una risoluzione che chiede “l’invio urgente di una commissione di inchiesta internazionale, indipendente” per indagare su “tutte le violazioni”, in particolare nella Striscia di Gaza. Il testo promosso dalla Palestina e altri Paesi è stato adottato con 29 voti a favore, uno contrario (quello degli Stati Uniti) e 17 astensioni (tra le quali quella dell’Italia e altri Paesi europei). La Russia ha votato a favore. Israele, che ha definito l’inchiesta “una parodia”, non figura tra i Paesi membri. La commissione di inchiesta, che dovrà essere nominata dal presidente del Consiglio dei diritti umani, dovrà indagare per “stabilire i fatti e le circostanze” delle violazioni, identificare i responsabili ed emettere raccomandazioni, affinché i responsabili non restino impuniti. Aprendo i lavori del Consiglio, Navi Pillay aveva denunciato stamane una situazione gravissima a Gaza con un altissimo numero di vittime civili e condannato gli attacchi indiscriminati di Hamas e altri gruppi armati palestinesi “che da Gaza continuano a mettere in pericolo la vita di civili in Israele”. “E’ inaccettabile situare attività militari in aree densamente popolate o per lanciare attacchi da tali aree. Tuttavia – ha detto Pillay – il diritto internazionale è chiaro: le azioni di una parte non esonerano l’altra parte della necessità di rispettare i suoi obblighi di diritto internazionale”. Inoltre il mancato rispetto dei principi del diritto internazionale umanitario e dei diritti umani, primo fra tutti la distinzione tra civili e combattenti, “potrebbe costituire crimini di guerra e crimini contro l’umanità”, aveva ammonito. E tra i civili uccisi, un bilancio pesantissimo e drammatico riguarda i bambini: negli ultimi due giorni a Gaza, ogni ora è stato ucciso un bimbo, secondo i dati forniti dalla vicesegretario generale Onu per gli Affari umanitari Kyung-wha Kang. Dall’inizio dell’operazione militare israeliana a Gaza, almeno 147 bambini sono morti. La risoluzione approvata in serata dal Consiglio condanna con forza le “vaste, sistematiche e flagranti violazioni dei diritti umani e delle libertà fondamentali derivanti dall’operazione militare israeliana nei Territori palestinesi occupati dal 13 giugno” ed in particolare “l’ultimo assalto militare israeliano nella Striscia di Gaza”. Il testo, che condanna inoltre, tutte le violenze contro i civili, ovunque si svolgano, inclusa l’uccisione i due civili israeliani”, chiede la cessazione degli attacchi. (di Silvana Bassetti/ANSA)

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