Hiroshima: 69 anni fa l’orrore della prima bomba atomica

TOKYO. – Un minuto di silenzio per l’orrore dell’atomica, tra le peggiori tragedie dell’umanità: Hiroshima ha ricordato il 69/mo anniversario del bombardamento della città ad opera degli Stati Uniti, in una cerimonia che ha rinnovato al mondo l’appello per l’eliminazione totale delle armi nucleari. Al Peace Memorial Park, alla presenza di 45.000 persone che hanno sfidato la pioggia caduta durante la commemorazione per la prima volta in oltre 40 anni, il momento più toccante è giunto alle 8:15 locali (1:15 in Italia), al raccoglimento collettivo scandito dai rintocchi di campana all’orario dello sganciamento del 6 agosto del 1945 di Little Boy, l’ordigno che sul finire della Seconda guerra mondiale sorprese una comunità causando la distruzione e mietendo centinaia di migliaia di vite umane. Presenti il premier nipponico Shinzo Abe, il sindaco della città Kazumi Matsui, l’ambasciatrice americana Caroline Kennedy (“un giorno di seria riflessione e rinnovato impegno per la costruzione di un mondo più pacifico”, ha osservato in una nota) e i rappresentanti diplomatici di numerosi Paesi (per l’Italia l’ambasciatore Domenico Giorgi), incluse le potenze con arsenali come Francia, Gran Bretagna e Russia, e delle popolazioni colpite dalla crisi nucleare di Fukushima, altra ferita aperta. Nella sua “dichiarazione sulla pace”, Matsui ha invitato il presidente americano Barack Obama “e tutti i capi delle nazioni con armi nucleari a visitare le città della bomba, Hiroshima e Nagasaki, appena possibile. Se lo farete, vi convincerete che le armi nucleari sono un male assoluto e la cui esistenza non deve essere consentita”: la via da seguire non può che essere quella di comunicare, pensare e lavorare insieme ai sopravvissuti della bomba atomica per un mondo pacifico e senza guerra. Il sindaco ha avuto parole dure per il governo di Tokyo: il pacifismo della Costituzione nipponica ha permesso di evitare i conflitti negli ultimi 69 anni e l’auspicio è che il Paese possa continuare così. La cerimonia è caduta nel mezzo delle polemiche su due iniziative promosse dal governo Abe, quali il riavvio dei reattori nucleari e la revisione interpretativa della Carta fondamentale a favore del ruolo più attivo delle forze armate nipponiche con la cosiddetta “autodifesa collettiva”. Abe, nel suo intervento, ha detto che il Giappone ha la piena responsabilità di realizzare un mondo senza armi nucleari come unico paese ad aver sperimentato gli orrori dell’attacco atomico. L’elenco di 292.325 vittime dei bombardamenti è stata posta in un cenotafio, comprensiva dei nomi di 5.507 persone morte nel corso dell’anno. Il numero di ‘hibakusha’, i sopravvissuti della bomba, è sceso a fine marzo a 192.719 unità, per la prima volta sotto i 200.000, con l’età media di 79,44 anni. La memoria è l’aspetto che col passare del tempo appare tra i più sensibili. “Solo nella piena consapevolezza e nel ricordo di questi orrori si potrà tenere lontano lo spettro della guerra e costruire un futuro di pace per le nuove generazioni di cittadini europei”, ha rimarcato il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in un messaggio inviato in occasione della commemorazione tenuta al Pantheon, a Roma, della tragedia di Hiroshima. Un drammatico evento che “ha segnato la storia e la sua memoria deve costituire innanzitutto un forte monito” per le nuove generazioni “sulle aberrazioni cui possono condurre le guerre e i conflitti”, ha osservato la presidente della Camera, Laura Boldrini. (Antonio Fatiguso/Ansa)

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