L’italo-venezuelano Locurcio vice-campione nel mondiale di motocross

CARACAS – Ruote tassellate che sputano fango, moto di oltre un quintale che si librano nell’aria compiendo salti impressionanti, l’inesauribile adrenalina che spinge sempre alla ricerca del limite. Il motocross è uno sport duro, che ti forgia nel fisico e nello spirito. Lo sa bene l’italo-venezuelano Lorenzo Locurcio che ha conquistato in Belgio il secondo posto nel mondiale di motocross junior nella clase 125 cc. Quella di Locurcio è una vera impresa, prima di lui nessun venezuelano era riuscito a salire cosi alto sul podio di un mondiale.

All’evento disputato sulla pista di Lierneux hanno partecipato i migliori giovani del mondo del motocross. Il podio nel mondiale non è frutto della casualità, ma di anni di sacrificio e tanta forza di volontà per superare gli infortuni che gli sono capitati, ma tutto questo non sarebbe stato possibile senza il supporto della sua famiglia.

In Venezuela, Locurcio ha vinto tutti i titoli nazionali possibili a livello giovanile, mentre a livello continentale ha portato a casa quattro campionati della Coppa ULM (Unión Latinoamericana de Motociclismo). Negli Stati Uniti è stato alunno della Millsaps Training Facility (una delle migliori scuole di motocross), nello stato di Georgia. La sua partecipazione nella Millsaps Training Facility ha contribuito alla sua cresciata come pilota.

“Vedere sventolare la bandiera del Venezuela sul podio del mondiale è stata un’esperienza indescrivibile – ha commentato il padre del pilota di origini italiane – Sono state due settimane molto intense e piene di soddisfazioni: prima con la vittoria a Loretta Lynn e poi il secondo posto nel mondiale”

Locurcio ha dovuto rimontare nelle due manches, dove le condizioni della pista erano abbastanza complícate. Ma l’italo-venezuelano è stato impeccabile nel suo stile di guida raccogliendone i frutti con il secondo posto.

La prima partecipazione ‘criolla’ in un mondiale di motocross risale a 40 anni fa, allora a difendere i colori del Venezuela furono Fernando Macia e Ricardo Boada nel Gran Premio degli Stati Uniti nella clase 500cc che si disputò a Carlsbad, in California

Poi poco a poco si sono fatti strada altri campioni delle due ruote come Valentino Zolli, Tomas Goinger e Freddy Brandt a metà degli anni ’70. Poi hanno fatto parlare di sé Pedro González, Claudio Pérez e Carlos Suárez nei ’90. Però nessuno di loro aveva avuto le capacità per salire cosí in alto sul podio. Tra il 1988 e 1999 si sono disputate diverse gare internazionali (clase 250 cc) qui in Venezuela. Lo scenario era il crossodromo Andrea Ippolito (padre dell’italo-venezuelano Vito, attuale presidente della FIM) e durante quel decennio molti dei campioni internazionali di quel momento vi si disputarono il titolo.

Vito Ippolito ha mostrato la sua soddisfazione per l’impresa del campione valenciano: “Sono felice per la prestazione di Lorenzo. La sua dedicazione ed il suo talento hanno regalato a tutta la comunitá motoristica venezuelana un’enorme soddisfazione. Sono sicuro che se mantiene questo ritmo ci regalerà tante soddisfazioni. Sono felice anche per le persone che lo circondano passando dalla sua familia fino agli sponsor che hanno avuto fiducia in lui”. (Fioravante De Simone/Voce)

 

 

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